OmegaT 6.1.0 - Manuale dell'utente

Guide all'uso...

Risoluzione dei problemi

Avvertimento

OmegaT è un'applicazione affidabile e robusta. Detto questo, è bene prendere delle precauzioni al fine di prevenire la perdita di dati durante il suo utilizzo, proprio come si farebbe con qualsiasi altra applicazione.

Copie di sicurezza automatiche

OmegaT crea copie di sicurezza delle impostazioni del progetto in modo da garantire il loro recupero in caso di problemi. Vedere la sezione omegat.project per i dettagli.

OmegaT memorizza in modo regolare e automatico tutti i progressi all'interno del file project_save.tmx situato nella cartella omegat del progetto. OmegaT crea anche copie di sicurezza regolari di quel file.

  1. Quando si apre un progetto, OmegaT esegue una copia di sicurezza del file project_save.tmx in una copia con data e ora.

    OmegaT conserva fino a dieci di tali file.

    Nota

    Il nome file della copia di sicurezza segue lo schema project_save.tmx.AAAAMMGGhhmm.bak dove AAAA rappresenta l'anno in quattro cifre, MM il mese, GG il giorno, hh l'ora e mm i minuti.

  2. Ogni volta che il file project_save.tmx viene modificato:

    • o dopo aver salvato i dati del progetto (usare Progetto Salva C + S ),

    • o quando si crea una copia di sicurezza regolare (ogni 3 minuti, per impostazione predefinita),

    OmegaT crea una copia di sicurezza chiamato project_save.tmx.bak.

    Questo è una copia del file project_save.tmx prima della modifica.

  3. Ogni volta che si salvano i dati del progetto (usare Progetto Salva C + S ), o si crea una copia di sicurezza regolare, OmegaT salva lo stato attuale della traduzione all'interno del file project_save.tmx.

Il file project_save.tmx contiene sempre i dati più recenti.

Nota

È possibile impostare la frequenza delle copie di sicurezza regolari nelle preferenze Salvataggio e risultato .

La propria traduzione è andata perduta?

Anche se si teme di aver perso i propri dati di traduzione, questi sono probabilmente conservati al sicuro nella copia di memoria più recente, che in genere non è più vecchia di qualche minuto.

Procedere come segue:

  1. Chiudere il progetto per impedire che sia eseguita qualsiasi modifica allo stato attuale delle copie di sicurezza.

  2. Rinominare il file project_save.tmx attuale (in project_save.tmx.tmp, per esempio).

  3. Selezionare la copia della memoria di traduzione che più probabilmente contiene i dati che si stanno cercando.

  4. Rinominarla in project_save.tmx.

  5. Riaprire il progetto.

Questa azione ripristinerà la propria traduzione al suo stato nel punto in cui la copia di sicurezza selezionata è stata creata. È possibile ripetere questa operazione al fine di rintracciare stati più vecchi. Per un eventuale riutilizzo, considerare di salvare in modo sicuro tutti i vari file che si stanno rinominando. Ricordare anche, nel frattempo, di non modificare la configurazione del progetto o di aggiungere file TMX, dato che queste operazioni potrebbero alterare i risultati.

Nota

Prestare attenzione alle modifiche apportate ai file nella cartella dei file di partenza, alle regole di segmentazione o ai filtri dei file che fanno parte di un progetto. La modifica di uno di questi elementi, dopo aver iniziato una traduzione, potrebbe far scomparire qualche segmento o farne apparire di nuovi, in modo inatteso.

Il progetto è bloccato?

Nel raro caso in cui il computer si blocca e a OmegaT non è concesso il tempo di chiudersi correttamente, il file omegat.project potrebbe venir bloccato dal sistema operativo e non venire riaperto dopo aver riavviato il sistema.

Procedere come segue:

  1. Identificare la cartella del progetto che OmegaT si rifiuta di aprire e aprirla nel proprio gestore di file. Il contenuto della cartella dovrebbe essere simile a una cartella standard di un progetto.

  2. Nella cartella sarà presente un file omegat.project e un file omegat.project.bak. Accertarsi che i file siano identici.

  3. Rinominare il file omegat.project (in omegat.project.locked, per esempio).

  4. Rinominare il file omegat.project.bak in omegat.project.

  5. Aprire il progetto.

Questa operazione aprirà il progetto con la copia di sicurezza omegat.project creata in automatico.

Il progetto non vuole aprirsi?

Nel raro caso in cui il computer si blocca e a OmegaT non è concesso il tempo di chiudersi correttamente, alcuni file importanti potrebbero essersi danneggiati e impedire la riapertura del progetto dopo aver riavviato il sistema.

Procedere come segue:

  1. Creare un nuovo progetto con le stesse impostazioni.

  2. Copiare il contenuto delle varie cartelle utente nelle corrispondenti posizioni all'interno del nuovo progetto (file di partenza, file della memoria di traduzione di riferimento, file del glossario).

  3. Nel vecchio progetto, selezionare il file della memoria di traduzione (principale o di sicurezza) che più probabilmente contiene i dati che si stanno cercando.

  4. Rinominarlo in project_save.tmx, se necessario.

  5. Copiarlo nella cartella omegat/ del nuovo progetto.

  6. Aprire il nuovo progetto.

Questa azione imposterà il nuovo progetto allo stato della traduzione nel punto in cui la memoria di traduzione del progetto selezionata è stata creata in quello vecchio.

Il file tradotto non vuole aprirsi?

Molto spesso, i file delle suite per ufficio contengono tag che devono essere copiati all'interno della traduzione, in modo da garantire che il file tradotto possa essere aperto nell'applicazione originale. In alcuni casi, i tag mancanti impediranno l'apertura del file.

Procedere come segue:

  1. Aprire il progetto in OmegaT.

  2. Usare Strumenti Verifica problemi... C + S + V e concentrarsi su Problemi con tag.

  3. Correggere tutti i problemi con i tag individuati nei documenti.

  4. Usare Progetto Crea i file tradotti C + D per ricreare i documenti.

  5. Riaprire i documenti nell'applicazione originale.

Questa operazione correggerà qualsiasi problema di coerenza dei tag interni dovuto allo scorretto inserimento dei tag durante il processo di traduzione in OmegaT.

OmegaT non si comporta correttamente?

È successo qualcosa è OmegaT non si comporta più correttamente. Qualsiasi cosa si provi, sembra che non sia possibile correggerla. Si può fare un ultimo tentativo prima di chiedere aiuto: riavviare OmegaT con le sue impostazioni predefinite.

Procedere come segue:

  1. Usare Opzioni Accedi alla cartella di configurazione per accedere alla cartella di configurazione.

    Nota

    Se non è possibile utilizzare i menu di OmegaT, consultare il capitolo Cartella di configurazione per trovare la posizione della cartella di configurazione.

  2. Chiudere OmegaT.

  3. Creare una copia di sicurezza del contenuto ed eliminare la cartella originale.

  4. Riavviare OmegaT.

    Nota

    Se a questo punto OmegaT non funziona come ci si attende, chiedere tranquillamente aiuto.

  5. Chiudere OmegaT.

  6. Copiare uno dei file vecchi all'interno della nuova cartella di configurazione.

  7. Riavviare OmegaT.

    Nota

    Se a questo punto OmegaT non funziona come ci si attende, è stato identificato il file difettoso. Rimuoverlo dalla cartella di configurazione e riavviare OmegaT, quindi riprendere il proprio lavoro.

  8. Tornare al passaggio 5. sopra e continuare fino a che non si è soddisfatti.

Riepilogo

  • Per evitare la perdita di dati importanti, eseguire copie regolari del file /omegat/project_save.tmx in un supporto di memorizzazione, tipo una chiavetta USB, un disco rigido esterno o un servizio in rete.

  • Allenarsi regolarmente a tali “misure di emergenza”, come il ripristino delle traduzioni da un progetto, in modo da essere certi che, il giorno in cui queste abilità dovranno essere messe in pratica, non si perda troppo tempo nell'eseguirle.

Uso di memorie di traduzione

Quando un progetto viene creato per la prima volta è corredato della sua personale memoria di traduzione vuota, il file project_save.tmx, situata nella cartella omegat. All'avanzare della traduzione, questa memoria viene gradualmente popolata.

Le traduzioni esistenti sono utilizzate per velocizzare il processo di traduzione.

  • Se una frase specifica è stata già tradotta una volta, non è necessario che venga tradotta nuovamente. Vedere la proprietà del progetto Propagazione automatica delle traduzioni .

  • Se una vecchia traduzione è simile al contenuto di un segmento che si sta traducendo, è possibile riutilizzarla al suo interno. Vedere il pannello Concordanze parziali (fuzzy) per i dettagli.

  • È possibile anche creare delle memorie di traduzione di riferimento copiandole nella cartella tm del proprio progetto.

Creare memorie di traduzione personalizzate

Quando si utilizza Progetto Crea i file tradotti C + D per creare i documenti di arrivo per un progetto, OmegaT crea anche tre memorie di traduzione che rispecchiano lo stato attuale della traduzione per i file contenuti nella cartella di partenza. Vedere le proprietà del progetto Cartella delle memorie di traduzione esportate per i dettagli.

Ciascuno dei tre file costituisce un'esportazione bilingue dell'attuale contenuto della traduzione. Il loro contenuto deriva dalla memoria globale del progetto (il file project_save.tmx) ma è strettamente limitato a quello che è stato tradotto fino a quel momento.

È possibile anche utilizzare lo strumento Strumenti Allinea file... per creare una TMX da due file in un formato supportato da OmegaT.

Riutilizzare le memorie di traduzione

Per riutilizzare le memorie di traduzione da un progetto precedente si hanno due possibilità:

  • Aprire il vecchio progetto e inserire i nuovi file da tradurre nella sua cartella source.

    Nota

    Questo è il modo più rapido per lavorare sulla nuova versione di un documento tradotto in precedenza.

    Dopo aver ricaricato il vecchio progetto, la sua memoria di traduzione sarà applicata ai nuovi file da tradurre. I segmenti uguali saranno tradotti automaticamente. Per i segmenti simili verrà proposta una concordanza (parziale) dalla memoria del progetto tradotto, man mano che si procede.

  • In alternativa è possibile inserire le memorie di riferimento del vecchio progetto all'interno della cartella tm di quello nuovo.

    Nota

    Questo è il metodo preferito quando si vuole iniziare una traduzione da zero.

    A seconda dell'affidabilità della memoria, si potrebbe preferire di inserirla in una delle seguenti sottocartelle:

    Le concordanze esatte provenienti da tm/enforce e dalle sottocartelle tm/auto verranno automaticamente inserire all'interno della traduzione, senza il prefisso che viene apposto da OmegaT quando inserisce concordanze che si trovano al di sopra di una soglia preimpostata. Vedere la preferenza Inserisci la concordanza parziale migliore per i dettagli.

    Abilitare l'opzione Salva lo stato di popolazione automatica per fare in modo che OmegaT ricordi che le concordanze inserite provengono da tali cartelle.

    Utilizzare il menu di navigazione che si trova in Vai Segmenti popolati automaticamente per passare a un segmento inserito automaticamente.

  • Come traduzioni di riferimento OmegaT supporta anche documenti bilingui che non sono file TMX. I formati di file che OmegaT supporta sono tutti i formati bilingui che OmegaT accetta come file di partenza:

    • File PO

    • File TXML

    • File XLIFF

    • File SDLXLIFF

    È possibile aggiungere tali file alla cartella tm, o a una delle sue sottocartelle, del proprio progetto e i dati tradotti saranno immediatamente disponibili per le operazioni di concordanza.

Leggere le memorie di traduzione da altri strumenti di traduzione assistita

OmegaT è in grado di leggere memorie conformi allo standard TMX prodotte da altri strumenti di traduzione assistita.

In certe condizioni, alcuni strumenti di traduzione assistita generano file TMX non corretti. Sarà necessario ripararli se si vogliono utilizzare come memorie di riferimento, diversamente OmegaT segnalerà un errore e non li caricherà. Le correzioni sono di solito semplici e il messaggio di errore generato da OmegaT aiuterà a individuarlo. Se si sperimentano problemi, si potrà sempre chiedere assistenza al gruppo di utenti di OmegaT.

Gestire le memorie di traduzione

Quando necessario, le memorie di traduzione si possono salvare cartelle separate, per cliente o area di applicazione, in modo da poterle riutilizzare rapidamente. Al posto della cartella tm del progetto è possibile utlizzare qualsiasi cartella con diritti di scrittura. Vedere la sezione Posizioni dei file della finestra di dialogo Proprietà del progetto.

Creare una memoria di traduzione specifica per i documenti selezionati

Nelle situazioni in cui è necessario condividere TMX che contenga solo il testo proveniente solamente da determinati file ed escluda dell'altro contenuto, procedere come segue:

I file TMX che si trovano nella cartella della memoria di traduzione esportata ora contengono solamente il testo originale e quello tradotto dai file che sono stati copiati all'interno della cartella di partenza, nella coppia linguistica selezionata. Vedere le proprietà del progetto Cartella delle memorie di traduzione esportate per i dettagli.

Condividere le memorie di traduzione

Nei casi di lavori grossi che prevedono una squadra di traduttori, per ciascun traduttore è più semplice condividere le memorie di traduzioni comuni piuttosto che trasferire avanti e indietro le proprie versioni locali.

Ci sono due metodi per condividere le memorie di traduzione:

Il metodo soddisfacente

Vedere la sezione Creare memorie di traduzione personalizzate sopra.

Se si scrive il file TMX in una cartella di un disco condiviso, è possibile chiedere ai propri colleghi di impostare quella cartella come cartella tm per la traduzione in corso.

Al contrario, è possibile chiedere al collega di scrivere i file TMX del progetto in una cartella su un disco condiviso che poi verrà impostata come propria cartella tm per la traduzione in corso.

OmegaT riconosce istantaneamente le modifiche ai file TMX. Pertanto, ogni volta che una parte crea o modifica una TMX utilizzando Progetto Crea i file tradotti C + D , l'altra parte non dovrà eseguire alcuna operazione affinché la TMX sia riconosciuta localmente.

Questo approccio funziona bene anche per la condivisione dei glossari laddove il glossario modificabile del progetto (con un nome non predefinito, per evitare di sovrascrivere il file) si trovi in una cartella di glossario condivisa. Vedere l'appendice Glossariper i dettagli.

Nota

Questo approccio di condivisione funziona bene quando il ritardo tra gli aggiornamenti della TMX non è rilevante: un traduttore che invia dati al revisore un paio di volte al giorno, per esempio.

L'approccio tecnico

OmegaT, per condividere i dati, usa i sistemi di controllo delle versioni in collaborazione.

Questi sistemi si possono utilizzare, installare e gestire liberamente, e vengono ampiamente utilizzati nell'ambito dello sviluppo informatico, e la loro robustezza è garantita.

Vedere la guida all'uso Impostare un progetto in collaborazione per i dettagli.

Avvertimento

Fare attenzione quando si inserisce un intero progetto all'interno di un sistema di condivisione dei file tipo DropBox, OneCloud e simili.

Tali sistemi non sono progettati per mantenere traccia delle modifiche interne di uno specifico file.

Un progetto OmegaT è un insieme complesso di file. Tali sistemi non saranno sempre in grado di fornire la versione più recente dei dati, potrebbero persino bloccare alcuni file per ragioni poco chiare e addirittura danneggiare i file collegati al progetto in collaborazione.

Assicurarsi di aver verificato correttamente la struttura del proprio progetto e impostato una copia di sicurezza dei dati separata prima di condividere i dati all'interno di un sistema simile.

Creare un ponte tra due lingue

OmegaT mostra le concordanze parziali nel pannello Concordanze parziali (fuzzy) . Per impostazione predefinita, tali concordanze si limitano alle lingue di partenza e di arrivo definite nella finestra di dialogo Proprietà del progetto .

È possibile aggiungere concordanze nelle lingue che non sono presenti nella lingua di arrivo. Vedere la preferenza Includi le concordanze da altre lingue per i dettagli.

Se si possiede una TMX che corrisponde al documento di partenza e ne contiene la traduzione in una lingua diversa, è possibile persino visualizzare quella lingua a destra in basso del segmento di partenza in modo da utilizzarla come lingua di riferimento aggiuntiva.

Per eseguire questa operazione:

  1. Copiare la memoria di traduzione che contiene la lingua di riferimento aggiuntiva all'interno di tmx2source nella cartella tm.

  2. Rinominare il file di memoria in:

    • LL_CC.tmx,

    • LL-CC.tmx, o

    • LL.tmx,

    dove LL è il codice di lingua interno della lingua che si vuole visualizzare come riferimento, e CC è un codice a due lettere arbitrario.

    Avvertimento

    • Tutte le lettere devono essere maiuscole.

    • Verranno visualizzati soltanto i segmenti che corrispondono esattamente alla sorgente.

Esempio 6. Utilizzo di un riferimento giapponese sotto la sorgente inglese

Se si possiede una TMX che contiene la traduzione giapponese di un documento inglese che si sta traducendo in francese, è possibile utilizzare la traduzione giapponese come riferimento esatto alternativo visualizzandolo sotto il testo inglese da tradurre.

Inserire semplicemente il file inglese-giapponese in tm/tmx2source chiamandolo JA-JP.tmx. OmegaT mostrerà il testo giapponese corrispondente al segmento di partenza inglese:

— ¶ —————————————————————
A whitespace character: [ \t\n\x0B\f\r]
ja-JP: 空白文字:[ \t\n\x0B\f\r]
Un caractère d'espacement : [ \t\n\r\f\x0B]<segment 3075 ¶>
— ¶ —————————————————————

La prima riga mostra l'inglese originale, la seconda è la lingua "ponte" che si ritiene utile per creare la propria traduzione, mentre la terza riga è l'attuale traduzione in francese.


Nota

È possibile utilizzare tanti file TMX di coppie di lingue ponte differenti quanti se ne desiderano.

Supporto di altri formati

I filtri dei file di OmegaT offrono un ampio supporto per formati di file comuni e meno comuni. Se si ha la necessità di supporto di formati non previsti da OmegaT, esistono quattro modi per ottenerlo:

  • Associare il formato a un formato già supportato.

  • Convertire il formato in un formato già supportato.

  • Estendere OmegaT con plugin di terze parti che supportano il formato.

  • Sviluppare un filtro per il formato.

Associazione

I filtri dei file contengono un elenco di estensioni di file a loro associati. Se il formato che si vuole tradurre è strutturalmente vicino a un formato già supportato, basta aggiungere la sua estensione o cambiarla in una accettata dal filtro dei file che si vuole utilizzare. Vedere il capitolo Filtri dei file per i dettagli.

È possibile anche utilizzare la funzione dei tag personalizzati di OmegaT per registrare le stringhe specifiche del formato e far sì che OmegaT le gestisca considerandoli normali tag. Vedere le preferenze Tag personalizzati per i dettagli.

Conversione

Per accertarsi che vengano prese in considerazione tutte le proprietà di un formato, a volte è preferibile convertire il file in un formato supportato e poi riconvertire il file tradotto nel formato originale.

Esistono diversi programmi gratuiti di terze parti che offrono questo tipo di conversione, tra cui:

  • Rainbow, da Okapi Framework

    Licenza: Apache License Version 2.0

    Okapi Framework è distribuito con diversi filtri dei file, incluso alcuni non supportati nativamente da OmegaT. Vedere l'elenco dei filtri dei file per i dettagli.

    Rainbow può creare file conformi a XLIFF 1.2 o progetti OmegaT da tutti i set di file come file di “input”. I file supportati da Rainbow vengono convertiti in XLIFF e inseriti come file di partenza in un progetto OmegaT a tutti gli effetti, e apribile direttamente con OmegaT. Vedere Rainbow TKit - OmegaT Project per i dettagli.

  • po4a

    Licenza: GNU General Public License v2

    po4a supporta diversi formati di documentazione di software libero, elencati nella pagina iniziale del sito, e offre strumenti di conversione da e verso il formato po. Vedere la sezione File PO per i dettagli.

  • I convertitori da Translate Toolkit

    Licenza: GNU General Public License v2

    Translate Toolkit offre vari strumenti di conversione da e verso il formato po. Vedere i Convertitori per i dettagli.

  • OpenXLIFF da Maxprograms

    Licenza: Eclipse Public License v1.0

    OpenXLIFF supporta vari filtri dei file, incluso alcuni non supportati nativamente da OmegaT. Vedere i filtri OpenXLIFF per i dettagli. Maxprograms distribuisce anche XLIFF Manager, un'interfaccia utente grafica per i filtri OpenXLIFF.

    OpenXLIFF produce file conformi a XLIFF 1.2.

Alcuni formati, come il PDF, non possono essere gestiti correttamente tramite le conversioni di “andata e ritorno”. Richiedono una conversione intermedia a un formato supportato che serve come base per creare manualmente un documento corretto nella lingua di arrivo.

È possibile reperire diversi accessori, da utilizzare in linea o fuori linea, che convertono i PDF in formati comuni da ufficio, ma la conversione richiederà un esteso intervento manuale del documento di arrivo prima che possa essere prodotto un documento PDF corretto. Assicurarsi di comprendere i requisiti del formato quando si inizia a lavorare su un file PDF o simili.

Estensioni di terze parti

  • Okapi Filters Plugin for OmegaT, da Okapi Framework

    Licenza: Apache License Version 2.0

    Non tutti i filtri dei file Okapi Framework sono inclusi nell'estensione dei filtri dei file. Vedere Filtri inclusi per i dettagli.

    Una volta installata, l'estensione offre accesso diretto ai formati aggiunti e permette anche di associare un file personalizzato di parametri del filtro creato in Rainbow. Vedere sopra.

Altre estensioni di formati meno comuni sono elencate nel wiki di OmegaT. Vedere Estensioni.

Sviluppo

OmegaT fornisce agli sviluppatori una documentazione esaustiva per creare estensioni dei filtri dei file. Vedere Come creare un'estensione di filtri dei file per OmegaT per i dettagli.

Impostare un progetto in collaborazione

La gestione di un progetto in collaborazione richiede qualche conoscenza del sistema di controllo di versione di SVN o Git ( VCS nel prosieguo di questa sezione).

Poiché le informazioni su questi argomenti è facilmente disponibile, questo manuale tratta solo di descrivere il loro uso nell'ambito di un progetto in collaborazione OmegaT.

Nota

Un progetto in collaborazione OmegaT sincronizza la memoria di traduzione del progetto project_save.tmx e il glossario scrivibile del progetto glossary.txt tra il server ospite e tutti i membri che fanno parte della squadra, e gestisce tutti i possibili conflitti che ne possono derivare.

Preparazione

Di seguito si forniscono i passaggi per configurare un progetto in collaborazione:

  1. Creare un repository vuoto nel proprio server VCS ospite

    Questa operazione viene normalmente fatta attraverso un'interfaccia web, un'applicazione grafica o la riga di comando. Consultare la documentazione del proprio server o del servizio di hosting per i dettagli.

  2. Usare il VCS per creare una copia locale (clone)

    Nota

    Questa versione locale contiene la propria copia del responsabile del progetto del progetto OmegaT. Usarla per creare modifiche che riguardano l'intera squadra.

    Il deposito locale viene utilizzato per aggiungere il progetto iniziale al server, e può essere anche utilizzato per attività di manutenzione, per es. l'eliminazione dei file, che non possono essere eseguite direttamente dall'interno di OmegaT.

    Si raccomanda di non utilizzare tale cartella per operazioni di traduzione. Se è necessario operare sulla traduzione o rivedere attività sul progetto, usare OmegaT per scaricare una copia separata del progetto in collaborazione e lavorare su quest'ultima. Vedere la guida all'uso Uso di progetti in collaborazione per i dettagli.

  3. Popolare la copia locale vuota con un progetto OmegaT vero

    • Creare la struttura del progetto

      Quando si sta creando un progetto nuovo vuoto, è possibile seguire la procedura tramite interfaccia grafica o crearlo direttamente dalla riga di comando: java -jar OmegaT.jar team init <lingua di partenza> <lingua di destinazione>

      Questo comando registra anche automaticamente il progetto nel sistema di controllo versione.

    • Scegliere le impostazioni corrette

      In questa fase vanno apportate le modifiche necessarie alle proprietà del progetto, inclusi i filtri dei file locali o le impostazioni di segmentazione. Vedere la finestra di dialogo Proprietà del progetto per i dettagli.

    • Aggiungere i file necessari

      Aggiungere, allo stesso modo, qualsiasi elenco di file attinenti per la correzione ortografica che si vogliono rendere disponibili ai traduttori che lavoreranno sul progetto. Vedere i file di correzione ortografica per i dettagli.

      Se si sta convertendo un progetto esistente, assicurarsi di eliminare al suo interno tutti i file non necessari o che non si vuole che vengano caricati nel server, prima di procedere al passaggio successivo.

      Copiare i file da tradurre nella cartella source/ e utilizzare il proprio client SVN o Git, o la riga di comando, per aggiungerli e pubblicarli nel deposito. Utilizzare Progetto Invia i file di partenza per aggiungere i file da OmegaT.

      Per aggiungere e pubblicare dizionari, glossari, memorie di traduzione o qualsiasi altro file che si ritiene debba essere incluso nel progetto, è necessario usare il proprio client SVN o Git.

      Questo passaggio può essere eseguito prima della prima registrazione e pubblicazione del progetto, e può essere anche utilizzato per aggiungere nuovi file o aggiornare quelli esistenti, dopo che il progetto è stato creato.

    Nota

    Nei progetti in collaborazione che utilizzano una mappatura semplice tra il deposito locale e quello remoto (il predefinito), e solamente in tali progetti , i file di partenza e di destinazione possono essere modificati localmente e caricati nel server utilizzando Progetto Invia i file di partenza e Progetto Invia i file di arrivo .

    L'amministratore del progetto in collaborazione deve utilizzare il VCS locale per modificare o eliminare quei file. Alcuni plugin possono facilitare questa operazione. Vedere la preferenza Plugin per i dettagli.

  4. Registrare i file del progetto nel VCS locale

    Se il progetto è stato creato dall'interfaccia grafica, allora bisogna esplicitamente aggiungerlo al sistema di controllo versione ( add in entrambi SVN e Git).

  5. Mettere i file registrati nel server ospite

    Infine, pubblicare il progetto nel server remoto ( commit in SVN, commit e push in Git).

  6. Fornire i diritti di accesso alla propria squadra

    Nota

    Se si utilizzano più progetti sullo stesso server, le credenziali verranno chieste solo una volta.

    Dopo che il progetto è pronto ed è stato caricato sul server, l'amministratore del progetto in collaborazione deve impostare l'accesso per i traduttori. L'accesso a un progetto in collaborazione richiede le informazioni seguenti:

    1. Progetti su un servizio hosting

      I traduttori dovranno crearsi un account per il servizio e inviare il proprio nome utente all'amministratore del progetto in collaborazione.

      L'amministratore assegnerà a tali account permesso di scrittura nel deposito.

    2. Progetti su un proprio server

      Se il server è personale e i traduttori non devono registrarsi da sé un account al servizio, l'amministratore del progetto in collaborazione deve creare gli account con permesso di scrittura per i traduttori.

      Dopo aver creato gli account, l'amministratore deve inviare a ciascun traduttore le relative credenziali.

  7. Chiedere a tutti di scaricare il progetto da OmegaT

    Gli amministratori hanno due opzioni per inviare la posizione del progetto ai traduttori:

    1. Inviare un URL e chiedere ai traduttori di utilizzare Progetto Scarica il progetto in collaborazione... per creare una copia locale del progetto nel proprio sistema.

    2. Inviare un file omegat.project contenente l'URL del progetto e chiedere ai traduttori di copiarlo in una cartella vuota e poi aprirlo in OmegaT. Ciò può tornare utile se il progetto è configurato in modo da utilizzare mappature differenti per ciascun traduttore.

    Dopo che l'amministratore conferma che un traduttore è in grado di aprire il progetto in collaborazione, è buona norma accertarsi che le statistiche del progetto siano le stesse sia per l'amministratore (sul server), sia per il traduttore (localmente).

    Se non coincidono, accertarsi che i file filters.xml e segmentation.conf siano condivisi correttamente.

  8. Se si ha ulteriore necessità di lavorare sul progetto, scaricarlo in una posizione locale diversa da quella del progetto in collaborazione locale

  9. È possibile, tuttavia, lavorare sul progetto anche con la squadra

Mappature del deposito

È possibile mappare varie posizioni remote ai file locali tramite l'interfaccia utente di OmegaT, utilizzando Mappatura del deposito... nella finestra di dialogo Proprietà del progetto oppure modificando il file omegat.project. Sebbene la funzionalità della mappatura sia concepita principalmente per radunare file sorgenti da posizioni diverse, essa può utilizzata anche per altri tipi di file.

Di seguito è riportato un elenco dei parametri di mappatura, e nella sezione successiva sono forniti esempi del loro utilizzo.

Tipo di deposito

Può essere http (che include https), svn , git o file .

URL deposito

Posizione remota o cartella dei file da tradurre.

mappatura locale

Nome della cartella o del file locale, relativo alla radice del progetto OmegaT.

mappatura del deposito

Nome della cartella o del file remoto, relativo all'URL del deposito.

esclude

Usare i caratteri jolly (conformemente allo stile Ant di Apache: *, ?, **) per aggiungere modelli per i file che non devono far parte della mappatura. Usare un punto e virgola per separare modelli differenti.

Esempio: **/excludedfolder/**;*.txt esclude i file che contengono /excludedfolder/ nel percorso, così come i file con estensione .txt.

include

Come sopra, ma per i file che devono far parte della mappatura. Poiché per impostazione predefinita i file vengono inclusi, a meno che non siano esplicitamente esclusi, questa opzione è necessaria solamente per specificare le eccezioni in un modello di esclusione.

Esempio: **/*.docx per aggiungere tutti i file .docx nel progetto, anche se si trovano in una cartella esclusa.

Esempi di mappatura

Mappatura del progetto predefinito:

<repository type="svn" url="https://repo_for_OmegaT_team_project">
	<mapping local="" repository=""/>
</repository>

Tutti i contenuti di https://repo_for_OmegaT_team_project sono mappati al progetto OmegaT locale

Mappatura per progetti in una sottocartella del deposito:

<repository type="svn" url="https://repo_for_All_OmegaT_team_projects">
	<mapping local="" repository="En-US_DE_project"/>
</repository>

Tutti i contenuti di https://repo_for_All_OmegaT_team_projects/En-US_DE_project sono mappati al progetto OmegaT locale.

Mappatura per risorse aggiuntive da un deposito remoto, con filtri:

<repository type="svn" url="https://repo_for_All_OmegaT_team_project_sources">
	<mapping local="source/subdir" repository="">
	    <excludes>**/*.bak</excludes>
    	<includes>readme.bak</includes>
	</mapping>
</repository>

Qualsiasi cosa in https://repo_for_All_OmegaT_team_project_sources viene mappata alla cartella "source" del progetto OmegaT locale, ad eccezione dei file con estensione .bak. Il file readme.bak viene comunque incluso.

Mappatura dei file di partenza aggiuntivi dal web:

<repository type="http" url="https://github.com/omegat-org/omegat/raw/master/">
	<mapping local="source/Bundle.properties" repository="src/org/omegat/Bundle.properties"/>
</repository>

Il file remoto https://github.com/omegat-org/omegat/raw/master/src/org/omegat/Bundle.properties è mappato al file locale source/Bundle.properties.

Mappatura con cambio di nome:

<repository type="http" url="https://github.com/omegat-org/omegat/raw/master/">
	<mapping local="source/readme_tr.txt" repository="release/readme.txt"/>
</repository>

Il file remoto https://github.com/omegat-org/omegat/raw/master/release/readme.txt è mappato al file locale source/readme_tr.txt.

Questo rende possibile rinominare il file da tradurre.

Mappatura dei file locali:

<repository type="file" url="/home/me/myfiles">
	<mapping local="source/file.txt" repository="my/file.txt"/>
	<mapping local="source/file2.txt" repository="some/file.txt"/>
</repository>

Il file locale /home/me/mieifile/mio/file.txt è mappato nel file locale source/file.txt mentre /home/me/mieifile/un/file.txt è mappato nel file locale source/file2.txt.

Avvertimento

Il progetto non verrà caricato se un file specificato nella mappatura non esiste.

È possibile aggiungere tante mappature quante si necessitano, ma una delle mappature deve includere il file omegat.project.

Condivisione selettiva

Il processo sopra riportato descrive lo scenario più comune, in cui l'amministratore del progetto in collaborazione possiede il controllo completo del progetto e tutti i file (e le statistiche) sono identici in tutte le istanze del progetto, sia sul server, sia nei sistemi locali dei traduttori.

È anche possibile utilizzare una configurazione di progetto in collaborazione in cui diversi traduttori condividono il file project_save.tmx e solamente un sottoinsieme degli altri file.

La procedura di base è sostanzialmente la stessa, ad eccezione del fatto che l'amministratore del progetto in collaborazione non aggiunge ciascun file al progetto controllato da versione sul server. I restanti file sono copiati o dagli stessi traduttori, oppure sono definite mappature che sincronizzano i file da altre posizioni.

Uso di progetti in collaborazione

I progetti in collaborazione utilizzano meccanismi di sincronizzazione tra i membri del progetto in collaborazione.

Una volta che il progetto in collaborazione OmegaT è stato installato su un server, l'amministratore invia ai membri le informazioni per accedere al progetto: un URL che indica la posizione del progetto oppure un file omegat.project.

Dopo che il progetto è scaricato, viene installato in locale e richiede solo di essere aperto localmente per la sincronizzazione col server.

Le credenziali del deposito sono memorizzate nel file repositories.properties e possono essere eliminate dalle preferenze Credenziali del deposito .

Dato che la sincronizzazione avviene, per impostazione predefinita, ogni tre minuti, i membri del progetto talvolta potrebbero tradurre o modificare un segmento che è stato già tradotto da un altro membro ma non ancora sincronizzato. Quando questo succede, i membri devono selezionare la traduzione corretta.

I membri hanno la facoltà di organizzare turni di traduzione e revisione dei file. La funzione Ricerca permette loro di filtrare il pannello dell'Editor per contenuti tradotti da una persona specificata, oppure per contenuti tradotti prima o dopo una certa data, per esempio.

Scaricare il progetto
  1. Da un URL

    Usare Progetto Scarica il progetto in collaborazione... per richiamare la finestra di dialogo Scarica progetto in collaborazione.

    Inserire l'URL fornito dall'amministratore del progetto in collaborazione nel campo URL del deposito: che si trova in cima alla finestra di dialogo, e specificare una cartella per il progetto nel campo Nuovo progetto locale:. Tenere spuntata l'opzione Ramo predefinito, a meno che l'amministratore non abbia fornito delle istruzioni per utilizzare un ramo personalizzato.

  2. Da un file omegat.project

    Inserire il file omegat.project in una cartella vuota e aprirlo in OmegaT. Il progetto verrà automaticamente scaricato nella cartella che contiene quel file.

Nota

I server in genere utilizzano due tipi principali di autenticazione: inserimento di nome_utente/password o SSH .

Se il server si basa su un'autenticazione tramite username/password, OmegaT farà comparire una finestra di dialogo Autenticazioneper inserire il proprio nome utente e la password, sia che sia il primo scaricamento del progetto, sia in una fase successiva. OmegaT ricorderà le credenziali per quel progetto specifico, a meno che non siano state esplicitamente eliminate. Vedere le preferenze Credenziali del deposito per i dettagli.

Se il server usa l'autenticazione SSH, prima di tentare di scaricare il progetto accertarsi di aggiornare la propria configurazione SSH per includere quel server, in caso contrario verrebbe restituito un errore di autenticazione e il progetto non caricherà.

Se si utilizzano più progetti sullo stesso server, le credenziali verranno chieste solo una volta.

Sincronizzazione

La sincronizzazione del progetto aggiunge le traduzioni fatte da tutti i membri della squadra alle copie locali del progetto. Viene sincronizzato solamente il contenuto dei due file seguenti:

  • project.save

  • glossary.txt

Durante la sincronizzazione, tutti gli altri file locali sono sovrascritti con le versioni presenti sul server remoto, ad eccezione di omegat.project (vedere sotto).

OmegaT sincronizza un progetto in collaborazione quando viene aperto, ricaricato, chiuso o salvato. Ciò significa che anche la funzione di salvataggio automatico sincronizza regolarmente le versioni locali con la versione sul server con intervallo specificato nelle preferenze Intervallo di salvataggio dei dati del progetto .

Configurazione del progetto in collaborazione

Come nei progetti locali regolari, la configurazione del progetto in collaborazione viene definito dal contenuto del file omegat.project e dall'uso facoltativo di file speciali per i filtri specifici del progetto o di regole di segmentazione.

La prima volta che il progetto viene scaricato, OmegaT recupera il file omegat.project dal server. Questo file definisce i parametri che seguono:

  • Configurazione di base del progetto: sorgente e lingue, tokenizer e gerarchia delle cartelle del progetto.

    I parametri di configurazione di base del progetto locale, in un progetto in collaborazione, vengono sempre sovrascritti dalla configurazione originariamente impostata nel server dall'amministratore del progetto.

  • Mappature del deposito

    Vedere la guida all'uso Mappature del deposito per i dettagli.

    • Se non è stata definita alcuna mappatura personalizzata per il progetto remoto ma le mappature locali sono state personalizzate, le impostazioni locali vengono preservate senza influenzare le impostazioni sul server.

    • Se il progetto remoto contiene mappature personalizzate ma il progetto locale no, a quest'ultimo vengono applicate le mappature del server.

    • Se il progetto remoto specifica un protocollo URL e lo si scarica utilizzando un protocollo diverso, viene preservata la propria configurazione locale.

      Per esempio, molti servizi di hosting supportano l'accesso allo stesso deposito utilizzando sia il protocollo SSH +Git, sia quello https. OmegaT osserverà la selezione del protocollo locale.

    • Se prima scarichi il progetto remoto utilizzando un file omegat.project fornito dall'amministratore del progetto, OmegaT utilizzerà le mappature contenute in quel file, se presenti.

    • Se esiste un conflitto tra la versione remota e quella locale del file omegat.project, e la versione locale viene sovrascritta, OmegaT crea una copia di sicurezza chiamata omegat.project.YYYYMMDDhhmm.bak. OmegaT crea fino a dieci copie di sicurezza, mentre le ulteriori copie più vecchie vengono automaticamente eliminate.

Avvertimento

Tenere presente che qualsiasi modifica ai file di configurazione del progetto locale sarà sovrascritta dalle versioni presenti nel server quando il progetto viene sincronizzato.

File di partenza

Avvertimento

Solamente l'amministratore del progetto dovrebbe utilizzare Progetto Invia i file di partenza .

File di arrivo

Dopo aver generato i file di arrivo, usare Progetto Invia i file di arrivo per aggiungerli al server, nel caso in cui l'amministratore del progetto lo richieda.

Eliminazione di file

I file in un progetto in collaborazione non possono essere eliminati da OmegaT o dal sistema di file locale. Essi vengono ripristinati ogniqualvolta il progetto viene sincronizzato. Questa attività viene normalmente eseguita dall'amministratore del progetto.

Lavorare fuori linea

È possibile aprire un progetto in collaborazione e lavorarci fuori linea. Tutte le modifiche saranno sincronizzate non appena sarà disponibile una connessione alla rete.

Ci sono due modi per lavorare fuori linea:

  • Disconnettersi dalla rete prima di aprire il progetto.

  • Aprire il progetto dalla riga di comando con l'opzione --no-team . Vedere la sezione Avvio da riga di comando per i dettagli.

Installare OmegaT

OmegaT è distribuito in due edizioni:

Standard: OmegaT 6.1.0

Questa edizione è consigliata per l'uso giornaliero.

Developer: OmegaT Nightly

Questa edizione è generata automaticamente ogni volta che viene aggiunto del nuovo codice a OmegaT. È utilizzata per scopi di test.

I file sono scaricabili direttamente da https://omegat.org.

Nota

Per essere avviato, OmegaT 6.1.0 richiede Java 11 Runtime Environment (JRE).

I pacchetti OmegaT sono disponibili sia nelle versioni con Java incorporato, sia nelle versioni senza Java. I pacchetti senza Java si basano su Java 11 Runtime Environment installato a livello di sistema.

OmegaT 5.8.0 e versioni successive può essere eseguito anche con Java 11 Runtime Environment in qualsiasi piattaforma.

A causa di questioni dovute alla licenza, la squadra di OmegaT raccomanda l'uso di Java runtime Eclipse Temurin fornito dall'Adoptium Project della Eclipse Foundation, ma qualsiasi ambiente di runtime compatibile con Java 8 dovrebbe funzionare. Vedere il progetto Eclipse Temurin™.

IBM fornisce JRE per Linux PowerPC all'indirizzo https://developer.ibm.com/languages/java/semeru-runtimes/downloads/.

In Windows

Fare doppio clic sul pacchetto che scaricato.

È possibile scegliere la lingua da utilizzare durante l'installazione e la lingua che utilizzerà OmegaT. È possibile cambiare questa impostazione in seguito modificando il file OmegaT.l4J.ini.

In Linux

Alcune distribuzioni Linux propongono OmegaT all'interno del loro gestore dei pacchetti. Le istruzioni qui fornite si rivolgono a coloro i quali scaricano il pacchetto dal sito di https://omegat.org e lo installano manualmente.

Decomprimere (untar) il file scaricato. Viene creata una nuova cartella col nome del pacchetto scaricato. Questa cartella contiene tutti i file necessari per l'avvio di OmegaT.

Nota

Sebbene è possibile avviare OmegaT direttamente dai file disponibili, è possibile anche eseguire lo script linux-install.sh che è lì presente per installare OmegaT in una posizione più adeguata.

L'esecuzione dello script richiederà l'inserimento della propria password sudo.

Lo script controlla la presenza di una installazione esistente della stessa versione di OmegaT in /opt/omegat/. Se non è presente, lo installa il programma in /opt/omegat/OmegaT_6.1.0 e lo imposta come versione predefinita (in /opt/omegat/OmegaT-default).

Dopo che la decompressione o l'installazione è stata completata, è possibile eliminare il file scaricato in dato che non è più necessario.

In macOS

Fare doppio clic sul pacchetto scaricato per decomprimerlo. Viene creata la cartella OmegaT. Questa cartella contiene due file: index.html (il file delle voci del manuale dell'utente) e OmegaT.app (l'applicazione). Copiare la cartella in una posizione opportuna (es. Applicazioni).

Eventualmente, trascinare e rilasciare OmegaT.app sulla Dock per accedervi facilmente.

Una volta fatto, è possibile eliminare il pacchetto scaricato in quanto non più necessario.

In altre piattaforme

Queste informazioni valgono per tutti i sistemi in cui sia disponibile una versione Java compatibile con Java 11 Runtime Environment. Questo include le piattaforme descritte sopra, ma anche quelle per le quali non è fornito un pacchetto specifico di OmegaT.

Scaricare la versione Multipiattaforma senza JRE .

Decomprimere il file scaricato. Viene creata una cartella contenente tutti i file necessari per l'avvio di OmegaT.

Seguire le istruzioni del proprio sistema per installare i collegamenti di OmegaT nelle posizioni prescelte.

Aggiornamento

OmegaT informa che è disponibile una nuova versione. Vedere la preferenza Aggiornamenti per i dettagli.

Le modifiche tra la versione in proprio possesso e quella corrente sono documentate nel file changes.txt nel sito dello sviluppo.

Nota

Se si decide di installare una nuova versione, tenere presente le considerazioni seguenti:

  • Le preferenze di OmegaT sono memorizzate nella cartella di configurazione e non saranno modificate dalla nuova versione. Vedere il capitolo Cartella di configurazione per i dettagli.

  • I progetti che sono stati creati, in passato o attualmente attivi, non saranno modificati, né eliminati. I progetti OmegaT non sono memorizzati all'interno di OmegaT. Sono oggetti separati che non hanno un collegamento fisico con la stessa applicazione OmegaT.

  • I file dei parametri inclusi nel pacchetto di OmegaT scaricato (in special modo il file OmegaT.l4J.ini per Windows e i file Configuration.properties e Info.plist per i pacchetti macOS) potrebbero essere sovrascritti o eliminati; sarebbe dunque opportuno che venisse creata una copia di sicurezza prima di aggiornare, se questi file sono stati utilizzati per modificare i parametri di avvio di OmegaT.

  • Le cartelle plugins e scripts potrebbero essere sovrascritte, è dunque opportuno creare una copia di sicurezza prima di aggiornare.

Su una versione esistente

Per fare questo, mentre si installa la nuova versione, basta selezionare la cartella in cui risiede l'installazione esistente. La “vecchia” versione di OmegaT sarà sovrascritta ma le impostazioni create dall'interfaccia di OmegaT saranno conservate nelle varie cartelle di configurazione (vedere sopra).

Accanto a una versione esistente

Questo permetterà di mantenere entrambe le versioni e di continuare a utilizzare la vecchia fino a quando non ci si trova a proprio agio con la nuova.

Tutti i parametri presenti nella cartella di configurazione saranno condivisi, a meno che non si specifichi una cartella di configurazione diversa con l'opzione --config-dir=<path> sulla riga di comando. Vedere la sezione Opzioni OmegaT.

Tutti i parametri presenti in una cartella di progetto saranno utilizzati per quel progetto, a prescindere da quale versione di OmegaT lo apra.

Eliminare OmegaT

Per la rimozione di OmegaT, usare la procedura standard del proprio sistema operativo. Per rimuovere completamente OmegaT, bisognerà eliminare anche la cartella di configurazione.

Se su Linux è stata eseguita una installazione manuale, si dovranno eliminare manualmente le cartelle di OmegaT in opt/, come pure i collegamenti simbolici (symlink) posizionati in /usr/local/bin/ dallo script di installazione.

Generare OmegaT

Il codice sorgente per l'attuale versione è scaricabile direttamente dalla pagina di download di OmegaT, oppure si può clonare dai depositi Sourceforge o GitHub.

Una volta scaricato il codice, aprire un terminale nella cartella del codice sorgente (omegat-code/ se è stato clonato da Sourceforge, o /omegat se è stato clonato da GitHub) e digitare:

./gradlew installDist

Verrà creata una distribuzione di OmegaT completa, pronta da eseguire all'interno della cartella build/install/OmegaT.

È anche possibile eseguire direttamente l'applicazione col comando seguente:

./gradlew run

È possibile ottenere un elenco di tutte le attività disponibili digitando:

./gradlew tasks

Istruzioni dettagliate sulla generazione di OmegaT si trovano nel file README.txt posizionata nella sottocartella docs_devel.

Eseguire OmegaT

In Windows

Il metodo più semplice per avviare OmegaT è eseguire il programma OmegaT.exe. Le opzioni per l'avvio del programma saranno lette dal file OmegaT.l4J.ini, che si trova nella stessa cartella del file eseguibile e che può essere modificato affinché rispecchi le proprie impostazioni. L'esempio di file INI che segue riserva 1 GB di memoria, richiede il francese come lingua dell'utente e il Canada come nazione:

# OmegaT.exe runtime configuration
	# To use a parameter, remove the '#' before the '-'
	# Memory
	-Xmx1024M
	# Language
	-Duser.language=FR
	# Country
	-Duser.country=CA

Nota: se OmegaT risultasse lento durante le sessioni di desktop remoto in Windows, sarà possibile usare questa opzione:

-Dsun.java2d.noddraw=false

In Linux

È possibile avviare OmegaT dalla riga di comando con uno script che includa le opzioni di avvio. Vedere la sezione Avvio da riga di comando per i dettagli.

È possibile anche fare doppio clic su OmegaT.jar per avviarlo direttamente, se l'estensione .jar è associata all'avviatore Java del sistema.

Il pacchetto fornisce anche lo script Kaptain omegat.kaptn, che gli utenti di KDE potrebbero trovare utile, e anche uno script bash di OmegaT che avvia automaticamente il comando java corretto per l'esecuzione di OmegaT.

In macOS

Fare doppio clic su OmegaT.app o sulla sua posizione nella Dock.

OmegaT.app contiene un eseguibile OmegaT, situato in OmegaT.app/Contents/MacOS/, che è possibile utilizzare per avviare più istanze di OmegaT.app.

Contiene anche il file generico OmegaT.jar, situato in OmegaT.app/Contents/MacOS/Java/, che è possibile utilizzare per avviare OmegaT dalla riga di comando. Vedere la sezione Avvio da riga di comando per i dettagli.

È possibile cambiare il comportamento di OmegaT.app modificando sia il file Configuration.properties (la configurazione di OmegaT), sia il file Info.plist (configurazione di Java), situati all'interno del pacchetto OmegaT.app.

Il file Configuration.properties si trova nella cartella Contents/Resources/.

Il file Info.plist si trova nella cartella Contents/.

Nota

Per raggiungere i file all'interno del pacchetto OmegaT.app, fare clic col pulsante destro su OmegaT.app e selezionare “Mostra contenuto del pacchetto”.

È anche possibile utilizzare lo stesso pacchetto OmegaT.app per avviare OmegaT dal terminale. Vedere più avanti la sezione Sintassi dei comandi per i dettagli.

Usare il proprio editor di testo per modificare i file.

Configuration.properties

Per attivare delle opzioni predefinite, rimuovere il simbolo # che precede per abilitare un parametro. Per esempio, user.language=it (senza il simbolo #) avvierà OmegaT con l'interfaccia utente in italiano.

Info.plist

Per esempio, per cambiare la quantità di memoria disponibile, togliere il commento dalla riga

<!-- <string>-Xmx6g</string> -->

rimuovendo i marcatori <!-- e -->.

OmegaT sarà avviato con 6 GB di memoria; cambiare 6g con la quantità prescelta.

Nota

OmegaT.app può utilizzare i servizi di macOS. È pure possibile usare AppleScript, Automator o Shortcuts per creare Servizi o script di automazione delle azioni frequenti.

In altre piattaforme

I metodi variano da un sistema all'altro ma, in generale, una volta installato OmegaT è possibile avviarlo direttamente dalla riga di comando. Vedere la sezione Avvio da riga di comando per i dettagli.

È possibile creare uno script che includa i parametri di avvio prescelti per la riga di comando. Se i file .jar sono associati correttamente con Java 11 Runtime Environment e le impostazioni del percorso (PATH) sono corrette, è possibile semplicemente fare clic (o doppio clic) su OmegaT.jar per avviarlo direttamente.

Per ulteriori informazioni, consultare la documentazione del proprio sistema operativo.

Avvio da riga di comando

L'uso della riga di comando consente di impostare varie opzioni che controllano o modificano il comportamento dell'applicazione. È possibile anche definire e salvare gruppi di opzioni in script, da utilizzare poi per avviare OmegaT per uno scopo specifico.

L'avvio di OmegaT dalla riga di comando crea anche una nuova istanza di OmegaT per ciascun avvio. È quindi possibile utilizzare più progetti in contemporanea, ciascuno con i suoi parametri specifici.

Informazioni generali semplificate

Prima che le interfacce grafiche si diffondessero, gli utenti interagivano con i computer attraverso un'interfaccia a riga di comando (command-line interface, CLI), che richiede la digitazione di comandi per impartire istruzioni al computer. Nei sistemi moderni, alla CLI si accede tramite un'applicazione chiamata, di solito, "terminale" o "console". Per ragioni di semplicità, in questo manuale ci si riferisce a essa col nome di terminale.

In Windows, è possibile utilizzare come terminale o il Prompt dei comandi o la Powershell. Entrambi sono disponibili nella cartella Strumenti di sistema del Menu Start.

L'equivalente macOS è l'applicazione Terminale situata nella cartella Accessori della cartella principale Applicazioni.

In Linux, l'applicazione di terminale predefinita della propria distribuzione è in genere disponibile nel menu delle applicazioni o in uno dei suoi sottomenu.

Nel terminale vengono digitati i comandi, e i loro parametri associati, per eseguire azioni/operazioni. Ciò semplifica l'esecuzione di determinate operazioni che sarebbero difficili da eseguire tramite l'uso di un'interfaccia grafica.

Nota

La sintassi utilizzata per specificare la posizione di un'applicazione o una cartella cambia a seconda della piattaforma. In Windows, il carattere \ viene utilizzato per separare nomi di file e cartelle, mentre per la stessa operazione in macOS e Linux si usa il carattere /.

Di seguito le posizioni predefinite di OmegaT.jar nelle piattaforme principali:

Windows

C:\Program Files\OmegaT\OmegaT.jar

macOS

/Applications/OmegaT.app/Contents/Java/OmegaT.jar

Linux

/opt/omegat/OmegaT.jar

(può variare a seconda della distribuzione)

Tale posizione viene presentata come percorso/a/OmegaT.jar in questo capitolo. Sostituirla con la posizione reale del file sul proprio sistema.

Sintassi dei comandi

La sintassi per avviare OmegaT dal terminale è:

java -jar <parametri java> percorso/a/OmegaT.jar <opzioni OmegaT> 

Nota

In macOS, è anche possibile usare direttamente OmegaT.app nel terminale, in tal caso i parametri Java non possono essere aggiunti:

open percorso/a/OmegaT.app
		-n --args <opzioni OmegaT>

dove -n viene utilizzato per creare una nuova istanza di OmegaT.

java -jar

Questo comando indica alla Java Virtual Machine di eseguire un pacchetto Jar.

<parametri java>

Parametri opzionali accettati dal comando java . I parametri pertinenti per l'esecuzione di OmegaT sono descritti sotto.

percorso/a/OmegaT.jar

La posizione dell'eseguibile java di OmegaT.

<opzioni OmegaT>

Le opzioni specifiche per OmegaT sono descritte più avanti in questa sezione

Parametri Java

L'elenco sottostante riporta i parametri per il comando java utili quando si lavora con OmegaT.

Lingua interfaccia utente

-Duser.language=LL

Sostituire LL con il codice di lingua a due lettere prescelto dall'elenco ISO 639.1.

L'uso di questo parametro avvia OmegaT con l'interfaccia utente della lingua specificata, se disponibile (anche parzialmente). Se la lingua non è disponibile OmegaT si avvia nella lingua predefinita, anche se il sistema usa una lingua predefinita differente.

Nazione utente

-Duser.country=CC

Sostituire CC col codice della nazione a due lettere prescelto dall'elenco ISO 3166-1 alpha-2.

Questo parametro si combina col precedente parametro della lingua dell'interfaccia al fine di specificare una variante regionale. Se tale variante non è disponibile, l'interfaccia utente segue la stessa priorità specificata sopra.

Attribuzione massima di memoria

-XmxSIZE

Sostituire SIZE con un numero che sia multiplo di 1024 seguito da k per kilobyte, m per megabyte o g per gigabyte. Il numero deve corrispondere ad almeno 2 MB.

Indirizzo IP dell'host proxy

-Dhttp.proxyHost=<proxy IP>

Sostituire <proxy IP> con l'indirizzo IP del proprio server proxy, se il sistema ne utilizza uno.

Numero di porta dell'host proxy

-Dhttp.proxyPort=<numero di porta>

Sostituire <numero di porta> col numero di porta che il sistema utilizza per accedere al server proxy.

Opzioni OmegaT

Col comando java -jar OmegaT.jar --help nel terminale è anche possibile ottenere un elenco di queste opzioni. Viene avviata l'interfaccia grafica di OmegaT senza alcuna opzione specificata.

Opzioni generali:
-h, --help

Mostra le informazioni sull'uso.

percorso a un progetto omegat

Avvia l'interfaccia grafica e carica il progetto specifico

--remote-project <percorso-a-un-file-di-progetto-omegat>

Scarica il progetto OmegaT dall'URL specificato in <percorso-a-un-file-di-progetto-omegat> e lo carica.

--no-team

Disabilita la funzionalità di progetto in collaborazione. Usare questa opzione per impedire che OmegaT sincronizzi i contenuti del progetto.

team init SL TL

Initializza un progetto in collaborazione utilizzando SL e TL rispettivamente come codici di lingua a due lettere di partenza e di arrivo.

--disable-project-locking

Non blocca il file omegat.project.

In alcune piattaforme, il file omegat.project viene bloccato per impostazione predefinita e il tentativo di aprire un progetto già aperto in un'altra istanza di OmegaT provoca un errore. Questa opzione impedisce tale errore.

--disable-location-save

Non memorizza l'ultima cartella aperta nel selettore dei file.

--ITokenizer= <classname> , --ITokenizerTarget= <classname>

Specifica un tokenizer della lingua di partenza o di arrivo (utilizzando questa opzione non vengono considerate le impostazioni del progetto). Vedere OmegaT.jar/META-INF/MANIFEST.MF per i valori validi.

--config-dir= <percorso>

La cartella utilizzata per leggere o scrivere i file di configurazione di OmegaT. Vedere il capitolo Cartella di configurazione per i dettagli.

--config-file= <percorso>

Un file scritto in formato .properties di Java utilizzato per specificare una serie di opzioni per la riga di comando.

Le opzioni sono presentate come elenco di coppie chiave=valore . Possono essere utilizzati sia i parametri Java, sia le opzioni OmegaT.

Nota

Per utilizzare i parametri Java rimuovere la -D o -X iniziale:

user.language=fr
config-dir="percorso/alla/nuova/cartella_config"

Quasi tutti i parametri presentati in questa sezione sono utilizzabili in un file di configurazione. L'eccezione di spicco è remote-project.

È possibile combinare --config-file con altre opzioni della riga di comando compatibili con l'avvio dell'interfaccia grafica. In tali casi, le opzioni definite nel file di configurazione hanno la precedenza su qualsiasi altra opzione con funzionalità duplicata passata anche sulla riga di comando.

--resource-bundle= <percorso>

File .properties di Java da utilizzare per il testo dell'interfaccia.

--mode=[console mode name] <percorso progetto> <opzioni modalità>

Specifica una modalità diversa dall'interfaccia grafica predefinita. Sono disponibili le seguenti opzioni:

--mode=console-translate <percorso progetto>

In questa modalità OmegaT tenta di tradurre i file presenti nella cartella di partenza con le memorie di traduzione disponibili.

Ciò è utile se OmegaT viene eseguito su un server con file TMX forniti automaticamente a un progetto.

--source-pattern= <modello>

Lista di espressioni regolari che definisce i file di partenza da elaborare. Tenere presente che nelle espressioni regolari il punto e la barra inversa devono essere risolti: \. e \\.

Di seguito alcuni esempi tipici:

.*\.html

Traduce tutti i file HTML.

test\.html

Traduce solo il file test.html nella stessa cartella dei file di partenza. Qualsiasi altro file chiamato test.html presente nelle altre sottocartelle sarà ignorato.

dir-10\\test\.html

Traduce solo il file test.html presente nella cartella dir-10.

Vedere l'appendice Espressioni regolariper i dettagli.

--mode=console-createpseudotranslatetmx <percorso progetto>

In questa modalità, OmegaT creerà una TMX per l'intero progetto utilizzando solo i file di partenza.

Specificare il file TMX da creare con:

--pseudotranslatetmx= <percorso>

Il file TMX di uscita pseudotradotto.

--pseudotranslatetype=[equal|empty]

Con cosa popolare la TMX pseudotradotta.

--mode=console-align <percorso progetto>

In questa modalità, OmegaT allineerà i file presenti nella cartella /source del progetto con quelli rinvenuti nella posizione specificata dal parametro --alignDir sotto riportato.

--alignDir= <percorso progetto>

Il percorso che contiene i file tradotti nella lingua di arrivo.

Questa cartella deve contenere una traduzione nella lingua di arrivo del progetto. Per esempio, se il progetto è EN->IT, la cartella deve contenere il suffisso _it nella sua parte terminale.

Il file TMX risultante è salvato nella cartella omegat/ con il nome di align.tmx. Il file TMX risultante è salvato nella cartella. I filtri supportati includono: File di lingua ILIAS, Java(TM) Resource Bundles, Key=Value Text, Magento CE Locale CSV, MoodlePHP, Mozilla DTD, Mozilla FTL, PO, RC, Sottotitoli SubRip e Windows Resources.

--mode=console-stats <percorso progetto>
--output-file= [file-risultato-statistiche]

Stampa in quel file o nel risultato standard, se assente. Senza --stats-type , rileva il formato dall'estensione del file. Il risultato è predefinito in xml.

--stats-type=[xml|text][txt][json]]]

Richiede --output-file . Specifica il formato del risultato.

I dati sono gli stessi di quando si utilizza Strumenti Statistiche .

Opzioni modalità senza interfaccia grafica:
--quiet

Minimizza il risultato mostrato sulla riga di comando.

--script= <percorso>

Uno script da eseguire quando viene attivato un evento del progetto.

--tag-validation=[abort|warn]

Verifica i problemi sui tag.

  • Abort: esce con un errore, se sono presenti errori sui tag.

  • Warn: mostra gli avvisi senza uscire, se sono presenti errori sui tag.

Nota

I rapporti degli errori sui tag vengono mostrati nella finestra del terminale.