OmegaT 6.1.0 - Manuale dell'utente

Appendici

Filtri dei file

Avvertimento

I filtri dei file possono essere locali e specifici di un dato progetto oppure globali e disponibili a tutti i progetti che condividono una cartella di configurazione.

Per i dettagli, si veda:

I filtri evidenziati in grassetto sono utilizzati nel progetto corrente.

Se si preferisce non tradurre i file associati a un determinato filtro, disabilitare quest'ultimo togliendo la spunta alla relativa casella. Il loro contenuto non verrà mostrato per la traduzione.

Nota

È possibile ordinare i filtri per nome o per attivazione. Fare clic sulla intestazione pertinente per ordinarli in senso crescente o decrescente.

Per modificare le estensioni, il nome del file di arrivo e le codifiche del file associate a un filtro, selezionare dall'elenco il filtro fare clic sul pulsante Modifica....

Alcuni filtri sono dotati di un pulsante Opzioni... che permette l'accesso a un'ulteriore personalizzazione delle loro impostazioni.

Fare clic sul pulsante Ripristina predefiniti per riportare i filtri dei file alle loro impostazioni predefinite.

Le preferenze modificate dei filtri dei file globali sono salvati in filters.xml, nella cartella di configurazione. Vedere Cartella di configurazione per i dettagli. Eliminare quel file ripristina anche le preferenze dei filtri.

I filtri dei file locali modificati sono salvati nel file filters.xml, che si trova nella cartella del progetto. Vedere il capitolo Cartella del progetto per i dettagli. Eliminare quel file ripristina anche le preferenze dei filtri e riporta il progetto ai filtri dei file globali.

Preferenze comuni

Nascondi i tag di inizio e fine

I tag di inizio e fino sono in generale richiesti da OmegaT per ricreare in maniera corretta il segmento tradotto. Nasconderli dal contenuto da tradurre assicura che non verranno cancellati o eliminati per errore durante il processo di traduzione.

Se si decide di mantenere i tag di inizio e fine, assicurarsi di includerli anche nel testo tradotto.

Rimuovi lo spazio vuoto di inizio e fine nei progetti non segmentati

Per impostazione predefinita, OmegaT rimuove dal contenuto da tradurre qualsiasi spazio vuoto di inizio e fine. Nei progetti non segmentati, disabilitare questa opzione per rendere modificabile lo spazio vuoto di inizio e fine nella traduzione.

Preserva gli spazi per tutti i tag

Se il documento di partenza contiene dello spazio vuoto utilizzato per controllare l'aspetto, tale spazio dovrà essere mantenuto nel documento tradotto.

Non usare il nome file per identificare le traduzioni alternative

Il nome file di partenza è uno degli elementi che definiscono una traduzione alternativa. Se questa opzione è attivata, per definire una traduzione alternativa verranno utilizzati solo i segmenti precedenti/successivi o un identificatore del segmento.

I segmenti che presentano le stesse caratteristiche e si trovano in altri file verranno tradotti allo stesso modo.

Modifica

Fare doppio clic sui campi modificabili per apportare modifiche semplici, oppure fare clic sul pulsante Modifica... per accedere alla finestra di dialogo di modifica.

Per aggiungere un modello di filtro, fare clic su Aggiungi... per aprire una finestra di dialogo simile.

Entrambe le finestre di dialogo di consentono di personalizzare i modelli di nome file sia per i file di partenza, sia per quelli di arrivo associati a questo filtro, e selezionare la loro rispettiva codifica.

Usare il menu a discesa Variabili nome file per personalizzare il nome del file di arrivo.

Modello del nome del file sorgente

Per associare un filtro a un file, OmegaT verifica la sua estensione e tenta di abbinarlo a un modello di nome file di partenza in un filtro.

Per esempio, il modello .xhtml registrato nel filtro XHTML è associato ai file con estensione xhtml. Se un file di questo tipo viene trovato nella cartella source, esso sarà gestito dal filtro XHTML.

È possibile modificare o aggiungere modelli di nome del file per associare file diversi a un filtro.

Avvertimento

L'associazione di un'estensione di file a un filtro non è sufficiente affinché quest'ultimo gestisca correttamente il file. Anche la struttura del file deve essere compatibile col filtro: se si dovesse associare l'estensione .odt al filtro XHMTL, questo non sarà in grado di interpretare il contenuto di un file di LibreOffice Writer.

modelli di nome del file di partenza usano i caratteri jolly: il carattere * corrisponde a zero caratteri o più caratteri consecutivi, mentre il carattere ? corrisponde esattamente a un carattere.

Per esempio, usare il modello leggi* se si vuole utilizzare il filtro di testo per la gestione dei file "leggimi" (leggimi, leggi.mi o leggimi.txt).

Codifica dei file di partenza e dei file tradotti

La maggior parte dei formati di file permette l'uso di vari tipi di codifica. Per impostazione predefinita, la codifica del file tradotto è la stessa di quella del file di partenza.

I campi di codifica del file di partenza e di quello di arrivo utilizzano i menu a tendina che elencano tutte le codifiche riconosciute. Lasciare l'opzione <auto> permette a OmegaT di scegliere la codifica, basandosi su criteri seguenti:

  • OmegaT usa la dichiarazione di codifica nel file di partenza, se presente, per identificare la codifica (file basati su HTML o XML).

  • OmegaT è impostato per utilizzare una codifica obbligatoria per alcuni formati di file (Java properties, per esempio).

  • OmegaT utilizza la codifica predefinita adottata dal sistema operativo per i file di solo testo.

Nome del file tradotto

I file presenti nella cartella target sono sovrascritti ogni volta che vengono creati, se creati con lo stesso nome.

OmegaT è in grado di creare automaticamente nuovi nomi di file, per i file creati, aggiungendo un codice linguistico o una data, per esempio.

Il modello del nome del file di arrivo fa uso di una sintassi speciale. Il metodo più semplice per modificarlo è utilizzare la finestra di dialogo Modifica modello. La finestra contiene varie opzioni:

${filename}

È il modello predefinito. Rappresenta il nome del file completo del file di partenza, compresa l'estensione. L'uso di questo modello assegna al file tradotto lo stesso identico nome del file di partenza.

${nameOnly}

nome del file di partenza, senza l'estensione

${extension}

estensione del file originale

${targetLocale}

lingua di arrivo+codice regionale (xx_YY)

${targetLanguage}

lingua di arrivo+regione (xx-YY)

${targetLanguageCode}

codice della lingua di arrivo (xx)

${targetCountryCode}

codice regionale di arrivo (YY)

${timestamp-????}

data e ora di sistema di creazione del file

Per esempi, vedere la documentazione Oracle.

${system-os-name}

nome del sistema operativo

${system-user-name}

nome di accesso dell'utente

${system-host-name}

nome host nel sistema

${file-source-encoding}

codifica del file di partenza

${file-target-encoding}

codifica del file di arrivo

${targetLocaleLCID}

impostazione locale di destinazione Microsoft

Per ${nameOnly} e ${extension} sono disponibili varianti aggiuntive.

Se l'uso di più punti rende ambigui il nome file e l'estensione, è possibile usare le variabili della forma ${nameOnly- numero } o ${extension- numero} per specificare quali porzioni sono parte del nome e quali dell'estensione, come mostrato nell'esempio sotto riportato.

Esempio 26. Nomi dei file di arrivo

Per un file di partenza chiamato Documento.xx.docx, l'uso delle varianti di variabile sotto indicate produrrà i risultati seguenti:

  • ${nameOnly-0}: Documento

  • ${nameOnly-1}: Documento.xx

  • ${nameOnly-2}: Documento.xx.docx

  • ${extension-0}: docx

  • ${extension-1}: xx.docx

  • ${extension-2}: Documento.xx.docx


Opzioni

Vari filtri contengono delle opzioni. Selezionare il filtro nell'elenco e fare clic su Opzioni... per modificarli.

Le opzioni disponibili sono:

File di testo

Crea paragrafi su:

I file di testo non possiedono dei marcatori di paragrafo generici. Scegliere qui il modo in cui OmegaT crea i paragrafi nei file di testo.

Lunghezza riga nei file di arrivo (0 = nessun limite)

Lunghezza riga

specifica il numero massimo di caratteri prima di interrompere una riga lunga. Il valore 0 imposta a una lunghezza illimitata.

Lunghezza massima della riga

specifica il numero massimo di caratteri prima di tagliare una riga e ignorare il resto. Il valore 0 imposta a una lunghezza illimitata.

File Microsoft Office Open XML

Avvertimento

Microsoft Office Open XML (filtro obsoleto) è il filtro OmegaT originale. Deve essere utilizzato solo nel caso in cui si lavori con progetti precedenti che contengono file gestiti con quel filtro, in modo da evitare problemi di compatibilità.

È possibile scegliere gli elementi del documento aggiuntivi da tradurre. Essi appariranno come segmenti separati nell'editor.

Word

Testo di istruzioni non visibile, commenti, note a piè pagina, note a fine documento, piè di pagina, testo duplicato alternativo e proprietà del documento.

Excel

Commenti, nomi dei fogli.

PowerPoint

Commenti, diapositive master e layout della presentazione.

Globale

Collegamenti esterni, grafici, diagrammi, disegni e WordArt.

Altre opzioni:
Tag complessivi

I tag che non racchiudono del testo traducibile verranno aggregati in un singolo tag.

Preserva gli spazi per tutti i tag

Lo "spazio vuoto" (ossia gli spazi e le nuove righe) sarà preservato, anche se questa opzione non è definita all'interno del documento.

Inizia un nuovo paragrafo col ritorno a capo automatico

Abilitare questa opzione se si intende utilizzare i ritorni a capo automatici come inizio di paragrafo.

File XHTML
Traduci i seguenti attributi

Gli attributi selezionati appariranno come segmenti traducibili nel pannello dell'Editor.

Inizia un nuovo paragrafo con

Il tag HTML <br> costituirà un'interruzione di paragrafo per scopi di segmentazione.

Paragrafi ignorati (espressione regolare)

Qualsiasi paragrafo che durante il caricamento corrisponda all'espressione regolare specificata viene ignorato e non sarà visualizzato ai fini della traduzione..

Questa opzione è utile per gestire parti HTML che contengono solo testo non traducibile.

Attributo "content" dei tag <meta> ignorato

Definisce i valori di attributo del tag <meta> per il quale l'attributo "content" associato non sarà tradotto.

Non aggiungere virgolette doppie e separare i valori con una virgola.

Esempio 27. Ignora la parte del contenuto di <meta name="robots" content="index, follow">

Per ignorare questo contenuto:

<meta name="robots" content="index, follow">

usare:

name=robots


Tag ignorati (attributo=valore)

Definisce i valori di attributo che rendono non traducibile un tag

Non aggiungere virgolette doppie e separare i valori con una virgola.

Esempio 28. Ignora i tag che contengono translate="no"

Per ignorare questo contenuto:

<span translate="no">Questo contenuto non è traducibile</span>

usare: translate=no.

Tutti i tag che vengono contrassegnati con translate="no" saranno ignorati.


File HTML e XHTML

Qui saranno illustrate solamente le opzioni che non sono disponibili nel filtro del file XHTML (vedere sopra).

Modifica la dichiarazione di codifica

La codifica di un documento HTML è in genere dichiarata all'interno di un elemento <meta> che si trova nell'elemento <head>.

I file di partenza e di arrivo a volte necessitano di una codifica differente.

Qui è possibile decidere se aggiungere o modificare la dichiarazione del file di arrivo

  • sempre, basata sulle impostazioni del filtro dei file,

  • solo se il file contiene già un tag <head>,

  • solo se il file contiene già una dichiarazione,

  • oppure mai e salva solo il file di partenza nella codifica specificata all'interno delle impostazioni del filtro dei file.

Comprimi lo spazio vuoto nel file tradotto

Nel codice HTML/XHTML gli spazi vuoti al di fuori dei tag vengono considerati non significanti.

Questa opzione converte tali caratteri di spazio vuoto continui e multipli in uno spazio singolo all'interno documento tradotto.

Rimuovi i commenti HTML

I commenti in un file HTML sono in genere indirizzati agli sviluppatori. Usare questa opzione per rimuoverli. Se disattivata, i commenti vengono visualizzati come tag.

Il testo nei commenti HTML (racchiuso tra <!-- e -->) non viene copiato all'interno del documento tradotto.

Mozilla FTL
Rimuovi le stringhe non tradotte nei file di destinazione

La presenza di contenuto non tradotto all'interno dei file tradotti a volte crea problemi di compatibilità.

Mozilla DTD
Rimuovi le stringhe non tradotte nei file di destinazione

La presenza di contenuto non tradotto all'interno dei file tradotti a volte crea problemi di compatibilità.

File PO

Per impostazione predefinita, il filtro controlla le variabili printf ('%s', ecc.). Vedere la preferenza Controlla le variabili della funzione printf per i dettagli.

Consenti segmenti di arrivo vuoti

OmegaT riproduce sempre il contenuto di partenza quando non viene proposto un segmento. Usare questa opzione per lasciare vuoto un segmento non tradotto.

Traduci segmenti di partenza vuoti

I segmenti di partenza vuoti a volte agiscono come segnaposto per parti che non esistono nella lingua di partenza ma sono necessari in quella di arrivo. Usare questa opzione per fornire una traduzione basata sui commenti associati.

Ignora intestazione PO

L'intestazione PO non verrà mostrata per la traduzione.

Sostituisci automaticamente la specificazione del plurale

Non tiene conto della specifica del plurale nell'intestazione e utilizza l'impostazione predefinita della lingua di destinazione.

Formato:
Standard

I file PO che usano msgid come contenitore sorgente e si aspettano che la traduzione sia inserita in msgstr

Monolingue

I file PO che usano msgid come codice ID, usano msgstr come contenitore sorgente e si aspettano che la traduzione sovrascriva msgstr

Moodle PHP
Rimuovi le stringhe non tradotte nei file di destinazione

La presenza di contenuto non tradotto all'interno dei file tradotti a volte crea problemi di compatibilità.

Java Resource Bundle

Il filtro controlla i modelli Java MessageFormat (per es. \{0\}) per impostazione predefinita. Vedere la preferenza Controlla le variabili della funzione printf per i dettagli.

Forza la compatibilità dei letterali Unicode con Java 8

Java 8 richiede la codifica ISO-8859-1 e usa i letterali Unicode per i caratteri al di fuori di quel set di caratteri. Java 9, e versioni successive, richiede la codifica UTF-8. Questa opzione forza la compatibilità con Java 8.

Rimuovi le stringhe non tradotte nei file di destinazione

La presenza di contenuto non tradotto all'interno dei file tradotti a volte crea problemi di compatibilità.

Mantieni letterali Unicode (\\uXXXX)

Alcune applicazioni richiedono il mantenimento di alcuni letterali Unicode. Questa opzione permette di farlo.

File Open Document Format (ODF)
Traduce i seguenti elementi

Voci di indici, segnalibri, collegamenti a segnalibri, note, commenti, note di presentazione, collegamenti (URL) e nomi dei fogli.

XLIFF (filtro obsoleto)

Avvertimento

Questo è filtro XLIFF OmegaT originale. Deve essere utilizzato solo nel caso in cui si lavori con progetti precedenti che contengono file gestiti con quel filtro, in modo da evitare problemi di compatibilità.

Compatibilità con OmegaT 2.6

Abilitare questa opzione se si ha la necessità di lavorare con file XLIFF creati con OmegaT 2.6.

Identificatore usato per le traduzioni alternative

L'utente può scegliere da tre opzioni: paragrafi precedenti e successivi, ID <trans unit>, o attributo resname <trans-unit> se disponibile; se non disponibile, l'ID verrà usato come riserva.

Scorciatoie per tag

Queste opzioni specificano il modo in cui OmegaT crea i tag dal contenuto XLIFF.

Stato del segmento di arrivo

Se attivata, OmegaT cambia lo stato del segmento di arrivo XLIFF in “needs-review-translation” ("necessita revisione traduzione") anziché “translated” ("tradotto").

Segmentazione

Paragrafo o frase?

Gli strumenti della memoria di traduzione operano su unità di testo definite “segmenti”. Quando viene inserita una traduzione, il segmento che contiene il testo di partenza è memorizzato, insieme con la sua traduzione, all'interno della memoria del progetto e, conseguentemente, utilizzato per individuare altri segmenti da tradurre nel progetto.

Per specificare il tipo di segmentazione, usare la proprietà Segmentazione a livello di frase del progetto.

I segmenti sono, per impostazione predefinita, paragrafi definiti dallo stesso formato di file.

Se non si utilizza la segmentazione a livello di frase viene utilizzata la segmentazione a livello di paragrafo . In tal caso, ciascun paragrafo (come definito nel formato del documento originale) viene visualizzato come segmento singolo e il traduttore è libero di organizzare le frasi all'interno del segmento tradotto.

La segmentazione a livello di paragrafo funziona bene con testi di tipo letterario o creativo e pure, più in generale, con i documenti per i quali le concordanze della memoria di traduzione non sono così importanti.

La segmentazione a livello di frase si basa su determinate regole (chiamate regole di segmentazione ) che definiscono la struttura di una frase nella lingua di partenza. Questa impostazione funziona bene con documenti che presentano ripetizioni o frasi somiglianti, tipo i documenti tecnici o legali.

Segmentazione a livello di paragrafo

OmegaT prima analizza il testo alla ricerca di una segmentazione a livello di paragrafo. Questo processo si basa, per la generazione di segmenti, solo sulla struttura del testo di partenza.

Per esempio, i file di testo possono essere segmentati in corrispondenza delle interruzioni di riga, in base alle righe vuote oppure potrebbero non venire affatto segmentati. I file contenenti formattazione (documenti ODF, HTML o di altro tipo) sono divisi in base ai tag a livello di blocco (paragrafo). Gli attributi dell'oggetto traducibile nei file XHTML o HTML possono essere estratti come "paragrafi" separati.

Segmentazione a livello di frase

Dopo aver ultimato la divisione del file di partenza in unità strutturate, OmegaT avvierà un'ulteriore divisione di tali unità in segmenti.

È possibile figurarsi la segmentazione come il processo di spostamento del cursore lungo il testo, un carattere alla volta, cercando la posizione in cui si verificherà, o non sarà permessa, un'interruzione.

Ogni volta che il cursore si sposta sul carattere successivo, OmegaT verifica se:

  • il testo prima della posizione corrisponde alla regola Prima ,

  • e il testo dopo la posizione corrisponde alla regola Dopo associata.

Se la posizione concorda con entrambe le regole, essa è considerata o "interruzione" o "non interruzione", in base ai parametri definiti dalla regola.

Globale o locale?

Nota

Le stesse tipologie di meccanismi e di finestre di dialogo vengono utilizzate per definire le regole di segmentazioni globali e locali.

Per impostazione predefinita, le impostazioni relative alla segmentazione sono globali e condivise da tutti i progetti.

Usare la proprietà del progetto Regole locali di segmentazione per limitare l'ambito delle regole di segmentazione al progetto attivo.

È possibile ottenere un risultato simile avviando OmegaT da riga di comando. Vedere la guida all'uso Avvio da riga di comando per i dettagli.

Quando si usano le regole locali sarà sempre possibile accedere alle regole globali, sebbene la loro modifica non avrà effetto sul progetto in corso.

Regole

OmegaT viene distribuito con regole di segmentazione predefinite, che possono essere modificate dal traduttore mediante espressioni regolari. Vedere l'appendice Espressioni regolariper i dettagli.

A titolo di promemoria, le regole funzionano nel modo seguente: quando una regola corrisponde, OmegaT inserisce un contrassegno nella posizione della corrispondenza, in modo che le regole che vengono verificate dopo ignorino tale posizione. Questo è il motivo per il quale le regole di eccezione devono eseguirsi prima delle regole di segmentazione.

Avvertimento

Se si modifica la segmentazione durante il processo di traduzione, affinché la nuova segmentazione abbia effetto sarà necessario ricaricare il progetto. Questa azione dividerà o unirà i vari segmenti tradotti in precedenza, i quali non continueranno dunque a essere considerati tradotti. La loro traduzione originale sarà comunque presente nella memoria del progetto.

Tabella 5. Alcuni semplici esempi
Categoria Scopo Prima Dopo Spiegazione
Regola di eccezione, casella non attiva, in cima all'elenco Non segmentare dopo Ms. Ms\. \s Ms, seguita da un punto, seguito da uno spazio.
Regola di eccezione, casella non attiva, in cima all'elenco Celle di Excel con interruzioni di righe che non rappresentano segmenti \n . Interruzione di riga, seguita da qualsiasi cosa.
Regola di interruzione, casella attivata, alla fine dell'elenco Attiva l'inizio di un nuovo segmento dopo un punto seguito da uno spazio, una tabulazione o altri spazi vuoti. \. \s Un punto seguito da uno spazio
Regola di interruzione, casella attivata, alla fine dell'elenco Avvia un nuovo segmento dopo “。” (punto giapponese).   Si noti che il campo Modello dopo può essere vuoto.

Espressioni regolari

Questa appendice è pensata per gli utenti interessati a esplorare un metodo avanzato per aumentare la propria produttività. Sebbene viste come complesse e scoraggianti, anche le espressioni regolari, spesso abbreviate in regex o regexp , più semplici sono estremamente utili non solo in OmegaT, ma in molte altre applicazioni di uso quotidiano, con alcune differenze.

Qui verranno trattate solo quelle fondamentali più utili ai traduttori. La sezione Riferimenti alla fine di questa appendice fornisce alcuni punti di partenza per esplorare gli usi avanzati o complessi oltre lo scopo di questo manuale. Nel caso sia necessario un aiuto specifico, è possibile formulare domande nei vari canali di supporto.

Le espressioni regolari usano una combinazione di lettere, cifre e simboli (noti nel loro insieme come caratteri ) per definire una espressione che rappresenta un modello di testo specifico.

Di seguito alcuni esempi.

[0-9]

Qualsiasi cifra singola da 0 a 9.

\w+

Rappresenta uno più “caratteri della parola”, segnatamente le lettere dell'alfabeto, cifre e simboli di sottolineatura.

\h?

Rappresenta zero o un carattere di spazio vuoto orizzontale (questo include gli spazi regolari e unificatori (insecabili), così come le tabulazioni, ma non i caratteri di interruzione riga, che appartengono alla categoria “spazio vuoto verticale”: \v.)

Molte funzioni di OmegaT si basano sulle espressioni regolari o le rendono disponibili come opzione:

Ricerche

Le ricerche includono un'opzione Espressioni regolari che permette la ricerca estremamente avanzata tra i file.

La stessa opzione nella finestra di dialogo Sostituzione testo permette di applicare le espressioni regolari sia al testo ricercato sia a quello sostituito.

Tag personalizzati

I tag personalizzati sono tag definiti con espressioni regolari che sono gestiti esattamente come i tag nativi di OmegaT. Vedere la preferenza Tag personalizzati per i dettagli.

Usare il carattere (OR) | per separare le definizioni dei singoli tag.

Testo contrassegnato

La preferenza Testo contrassegnato permette di definire le stringhe che OmegaT contrassegnerà in rosso in modo predefinito, e che saranno trattate come tag estranei per ragioni di convalida.

Usare il carattere (OR) | per separare le definizioni dei singoli frammenti.

Evidenziazione del testo negli allineamenti

Le indicazioni visive possono aiutare a controllare che il proprio allineamento sia corretto. L'impostazione Evidenziapermette di definire stringhe che OmegaT evidenzierà nei documenti allineati.

Usare il carattere (OR) | per separare le singole espressioni.

Segmentazione

Le regole di segmentazione e i modelli linguistici vengono definiti con espressioni regolari. È possibile modificarle liberamente per migliorare la segmentazione di un documento o aggiungere regole generali supplementari. Vedere l'appendice Segmentazioneper i dettagli.

La segmentazione o le regole di eccezione definiscono la posizione in cui deve essere eseguita una divisione all'interno di in un segmento. Per definire tale posizione sono necessarie due espressioni regolari: un'espressione “prima” per definire il modello di testo davanti a dove deve essere applicata la regola; e un'espressione “dopo” per definire il modello di testo che segue tale posizione.

Un modello linguistico che corrisponda alla lingua di partenza del progetto verrà applicato a quel progetto.

Le quattro regole

Le espressioni regolari vengono utilizzate per trovare testo, inclusi i caratteri non visibili sullo schermo o sulla stampa, quali spazi, tabulazioni o interruzioni di riga. Qualsiasi espressione regolare specificata o corrisponde o non corrisponde a una parola, una frase o un'altra sequenza di testo.

Ciascuno e qualsiasi carattere nell'espressione è importante per determinare la corrispondenza.

Diversi caratteri o combinazioni di caratteri in una espressione regolare possiedono uno speciale significato.

Avvertimento

Le espressioni regolari individuano solo testo. Non possono individuare decorazioni tipo grassetto , corsivo o altri effetti stilistici .

Ci sono quattro regole da tenere presenti.

La maggior parte dei caratteri semplicemente individua se stesso

La maggioranza dei caratteri in un'espressione regolare semplicemente cerca se stesso nella sequenza di testo.

Per esempio, le sette lettere della parola “ esempio ” indicano semplicemente alla funzione di ricerca di individuare esattamente quelle lettere, in quell'ordine. In altri termini, la ricerca cerca solo la parola “ esempio ”.

Le cifre e le lettere dell'alfabeto precedute da una barra rovesciata (\) acquistano un significato speciale

A differenza di una lettera singola che, come accennato sopra, rappresenta semplicemente se stessa, una lettera preceduta da \ possiede una funzione speciale in un'espressione regolare.

Per esempio, r è un carattere normale, ma preceduta da \ e resa \r si trasforma in una speciale combinazione che individua un carattere di ritorno a capo . In modo simile, \R individua qualsiasi carattere di interruzione riga .

Nota

Soltanto le lettere i j l m o e y , sia maiuscole che minuscole, non hanno alcun significato specifico quando precedute da una barra rovesciata. Questo manuale descrive solo un piccolo sottoinsieme di lettere che assume un significato speciale.

Consultare i siti indicati nella sezione Riferimenti riportata più avanti per informazioni sulle combinazioni non trattate qui.

Dodici caratteri hanno, per impostazione predefinita, un significato speciale

Quel significato speciale deve essere annullato da un altro carattere per individuare se stesso.

L'elenco completo dei caratteri viene riportato sotto. Un esempio è .: da solo, possiede lo speciale significato di corrispondere a qualsiasi carattere singolo .

Per trovare un punto normale, tale significato va annullato utilizzando \, per creare l'espressione \., che individua semplicemente un punto.

Il carattere \ è un carattere molto speciale

Come affermato sopra, il carattere \ possiede lo speciale significato o di annullare o di attivare il significato speciale di altri caratteri. Non ha alcun effetto se posizionato davanti a un carattere con nessun significato speciale (sia per impostazione predefinita, sia per aggiunta).

\ può annullare il proprio significato speciale raddoppiandosi in \\, che semplicemente individua lo stesso carattere di barra rovesciata .

I dodici caratteri

I dodici caratteri speciali sono: barra rovesciata \, accento circonflesso ^, segno del dollaro $, punto ., barra verticale (o pipe ) |, punto interrogativo ?, asterisco (o stella ) *, segno più +, parentesi di apertura (, parentesi di chiusura ), parentesi quadra di apertura [, e parentesi graffa di apertura {.

Ciascun carattere viene descritto brevemente di seguito, con esempi di espressioni regolari che si basano sul carattere e con esempi di testo che individuano oppure no.

La BARRA ROVESCIATA: \

Questo carattere annulla oppure attiva il significato speciale del carattere che segue.

  0\.[0-9]
Individua

Un numero tra 0.0 e 0.9 , oppure solo lo 0.5 finale nei numeri tipo 10.5 o 560.5.

\. annulla il significato “qualsiasi carattere” del punto per individuare il punto decimale, mentre \d trasforma l'ordinaria lettera minuscola “d” in un'espressione che individua qualsiasi cifra tra 0 e 9.

Non individua

Le sequenze tipo 0,1, 0-3, o i primi tre caratteri di 0x002E, che corrisponderebbe se l'espressione fosse semplicemente 0.[0-9], senza barra rovesciata prima del punto.

L'ACCENTO CIRCONFLESSO: ^

Quando è il primo carattere nell'espressione, il carattere accento circonflesso individua l'inizio di una riga.

Quando è il primo carattere in una classe di caratteri racchiusa tra parentesi quadre, individua tutti i caratteri che non fanno parte di quella classe.

 
  1. ^A

  2. [^abc]

Individua
  1. La lettera “A” maiuscola nella frase seguente: “A long, but exciting journey was about to begin”.

  2. Qualsiasi carattere che non sia “a”, “b” o “c”. Nella parola “back”, per esempio, viene individuata solo la lettera “k”.

Non individua
  1. La lettera “A” maiuscola nella frase seguente: “My friend is writing a book called A Long Journey ”.

  2. Le lettere minuscole “a”, “b” o “c” nella parola “back”.

Il simbolo del DOLLARO: $

Quando è l'ultimo carattere in un'espressione, il simbolo del dollaro individua la fine di una riga.

  ^\w+:$
Individua

Una riga formata da una parola singola e che termina per due punti :

Domande:

Non individua

Una riga formata da una parola singola ma che non termina per due punti :

Domande?

Il PUNTO: .

Individua qualsiasi carattere singolo.

  c.t
Individua

Tutte le combinazioni di tre lettere che iniziano per “c” e terminano per “t”: “ cat ”, “ cut ”, “ cot ”, o persino combinazioni senza senso tipo “ czt ” o “ cqt ”.

Non individua

Combinazioni contenenti tre lettere che iniziano per “c” e terminano per “t” ma sono divise in più di una riga.

Qual è la lettera mancante?

c
t
La BARRA VERTICALE: |

Questo carattere funziona come un “O” e individua qualsiasi espressione che lo precede o lo segue.

  ^An|^The
Individua

“An” o “The” iniziali nelle frasi tipo:

“An apple a day…”
“The apple of my eye…”

Non individua

“An” o “The” iniziali nelle frasi tipo:

“A story called An Unsung Hero .”
“They work for The Daily Post .”

Il PUNTO INTERROGATIVO: ?

Questo carattere specifica che devono essere individuati o zero o un'istanza del carattere o espressione che precede.

  an?␣ (dove “␣” rappresenta un singolo spazio).
Individua

O “a ” o “an ” in:

“I have a question.”
“I know an excellent doctor.”

Trova anche la “an ” finale di “Can ” in una frase tipo “Can I help you?”, o la “a” finale di “pasta ” in “We had pasta for lunch.”

Non individua

Né “a” né “an” in:

L'articolo indefinito: “a” (o “an”).

Essi non sono seguiti da uno spazio.

L'ASTERISCO: *

Questo carattere specifica che devono essere individuate zero o più istanze del carattere o espressione che precede.

  run\w*
Individua

La parola “run”, così come “runs”, “runner”, “runway”, “runt” in “grunt” o “brunt” e qualsiasi altra parola o sequenza di caratteri che contiene “run” seguita da zero o più “ caratteri di parola ” (che include cifre e il trattino basso, per cui anche la parte davanti al simbolo “@” in un indirizzo di posta elettronica, tipo run_123@example.email.org, viene individuata).

Non individua

La frase completa in “run-on” o “run'n'gun”, perché il trattino o l'apostrofo non vengono inclusi in \w. In tali frasi viene individuata solo “run” iniziale.

Il segno PIÙ: +

Questo carattere specifica che devono essere individuate una o più istanze del carattere o espressione che precede.

  \d+.d
Individua

I numeri tipo “1.5”, “23.2” o “5235.8” con il punto come decimale singolo e qualsiasi numero di cifre prima del punto decimale.

Non individua

Il valore intero dei numeri tipo “5,235.8” o “21,571.9”. Verrà individuata solo la porzione dopo il separatore delle migliaia (in questo caso la virgola).

La PARENTESI DI APERTURA: (

Questo carattere inizia un gruppo , che è un insieme di caratteri considerato come una singola unità. I gruppi sono numerati e il loro contenuto è salvato in memoria. Possono essere riutilizzati in un momento successivo nell'espressione di ricerca che utilizza \n , dove n indica il numero del gruppo.

Nota

Il contenuto del gruppo può essere utilizzato anche nel testo di sostituzione. Usare $n , dove n è il numero del gruppo definito nella ricerca.

Le parentesi sono sempre utilizzate in coppie di apertura e chiusura. Se si tenta di usare solo la parentesi di apertura o di chiusura in modo indipendente, verrà restituito un errore.

  (\b\w+\b)\h\1\b
Individua

Le parole doppie separate da uno spazio, come la “an” consecutiva nella frase seguente:

“I bought an an apple.”

Non individua

“that, that” nella frase seguente:

“But that, that is just unbelievable”, perché il primo “that” è seguito sia da una virgola, sia da uno spazio, piuttosto che da solo uno spazio.

La PARENTESI DI CHIUSURA: )

Questo carattere chiude un gruppo. È speciale perché non può mai essere utilizzato da solo. Deve essere preceduto da \ se il carattere da individuare è la stessa parentesi di chiusura.

  ^\d+\)
Individua

Il numero in sequenza (inclusa la parentesi) all'inizio di ciascuna riga in un elenco tipo:

1) Mele
2) Arance
3) Pere
Non individua

Numeri in sequenza che non si trovano all'inizio di una riga.

Seguire questi passaggi:

Passaggio 1) preparazione
Passaggio 2) …
La PARENTESI QUADRA DI APERTURA: [

Questo carattere deve essere accoppiato con la parentesi quadra di chiusura in modo da racchiudere un gruppo di caratteri singoli in cui ciascuno rappresenta una potenziale corrispondenza valida.

Soltanto la parentesi di apertura è considerata speciale e per far parte anch'essa della ricerca deve essere preceduta da una barra rovesciata. Se si ricerca soltanto la parentesi di chiusura, non è necessario che questa venga preceduta dalla barra rovesciata (è ancora possibile aggiungerla, ma non avrà alcun effetto sull'espressione o il risultato.)

  li[cs]en[cs]e
Individua

Le grafie corrette di “licence” e “license”, come pure quelle potenziali scorrette di “lisence” e “lisense” misspellings

Non individua

Grafie scorrette più gravi tipo “licensse” o “lissense”.

La PARENTESI GRAFFA DI APERTURA: {

Questo carattere deve essere accoppiato con la parentesi graffa di chiusura per racchiudere un numero esatto , un minimo , un massimo o un intervallo che specifichi quante istanze del carattere o gruppo che precede devono essere individuate.

Soltanto la parentesi graffa di apertura è considerata speciale e per far parte anch'essa della ricerca deve essere preceduta da una barra rovesciata. Se si ricerca soltanto la parentesi graffa di chiusura, non è necessario che questa venga preceduta dalla barra rovesciata (è ancora possibile aggiungerla, ma non avrà alcun effetto sull'espressione o il risultato.)

  \d{4}/\d{1,3}
Individua

Codici tipo “1234/5”, “1472/69” o “9513/842” formati da quattro cifre, una barra e da una a tre cifre aggiuntive.

Non individua

Codici tipo “123/45”, “1472/6985” o “95133/15746”.

Attenzione: sebbene i due codici citati sopra non vengano esattamente individuati, l'espressione restituirà la “porzione 1472/698 ” di “1472/6985”, e anche la “porzione 5133/157 ” di “95133/15746”.

Un sacco di espressioni

Questa sezione riporta vari tipi di espressione regolare, sia semplici, sia complessi.

Nota

È bene tenere a mente che la maggior parte dei caratteri alfabetici preceduti da una \ si trasformano in un'espressione che rappresenta non il carattere in sé ma il suo speciale significato associato .

Espressioni semplici

L'espressione regolare più semplice consiste di un singolo carattere, oppure di una combinazione di una barra rovesciata (\) e un carattere che costituisce un'unità con un unico significato.

Tabella 6. Caratteri
Espressione Corrispondenza
x

Il carattere “x” in sé

La maggior parte dei caratteri individua se stesso.

\t

Il carattere di tabulazione, non la lettera “t”.

\n Carattere corrispondente a un avanzamento di riga (line feed, LF), non la lettera “n”.
\r

Carattere corrispondente a un ritorno di carrello (carriage-return, CR), non la lettera “r”.

In modo simile, \R corrisponde a qualsiasi carattere di interruzione riga.


Maiuscole/minuscole

Le normali ricerche di OmegaT non distinguono tra maiuscole e minuscole: esse individuano sia i caratteri maiuscoli, sia quelli minuscoli, a meno che non si abiliti l'opzione Opzioni. Questa opzione farà sì che l'intera espressione di ricerca distingua tra maiuscole e minuscole.

Al contrario, le espressioni regolari distinguono tra maiuscole e minuscole per impostazione predefinita. Ciò implica che un'espressione regolare che ricerca “OmegaT”, per esempio, non individuerà “omegat”. Le espressioni regolari, comunque, sono provviste di speciali modificatori utili a non distinguere tra maiuscole e minuscole all'interno dell'espressione:

(?i)

Rende la parte dell'espressione, alla destra del modificatore, insensibile a maiuscole e minuscole.

(?-i)

Rende la parte dell'espressione, alla destra del modificatore, sensibile a maiuscole e minuscole.

È possibile applicare questa opzione per regolare finemente le ricerche in base alla distinzione tra maiuscole e minuscole. Si ipotizzi, per esempio, di voler trovare istanze di “OmegaT” e “omegat” ma non di “OMEGAT”. Per farlo, si utilizzi l'espressione seguente: (?i)o (?-i)mega (?i)t, la quale rappresenta una “o” non sensibile a maiuscole/minuscole seguita da “mega”, sensibile a maiuscole/minuscole, seguita da una “t” non sensibile.

Classi

Le espressioni regolari consentono di creare gruppi di caratteri conosciuti come classi . Le ricerche individueranno qualsiasi carattere facente parte del gruppo.

Le classi sono definite racchiudendo tra parentesi quadre i caratteri desiderati, e possono essere specificati o elencando ciascun carattere da includere, o specificando un intervallo di caratteri. Per esempio, sarebbe possibile creare la classe [£€$] per trovare nel testo ciascun simbolo di valuta dei tre specificati, oppure la classe [1-3] per trovare il numero 1, 2 o 3.

Nota

Allinterno di una classe sono considerati speciali solo i caratteri barra rovesciata (\), accento circonflesso (^), parentesi quadra di chiusura (]) e trattino (-). Il resto degli altri dodici caratteri sono considerati normale e non devono essere preceduti da una barra rovesciata per essere ricercati.

Per eseguire una ricerca, è possibile considerare normali, anziché speciali, i quattro caratteri di classe facendoli precedere da una barra rovesciata. È possibile anche ricercare l'accento circonflesso, la parentesi quadra di chiusura e il trattino, come normali caratteri, posizionandoli in un punto che non attivi il loro significato speciale, ossia: per l'accento circonflesso, ovunque ad eccezione della destra dopo la parentesi graffa di apertura; per la parentesi graffa di chiusura, immediatamente dopo o la parentesi graffa di apertura o l'accento circonflesso che lo segue; per il trattino, o subito dopo la parentesi graffa di apertura o subito prima la parentesi graffa di chiusura.

I gruppi frequentemente utilizzati possiedono una forma abbreviata che consiste di una barra rovesciata seguita da una lettera dell'alfabeto. Per esempio, \d è un'abbreviazione per [0-9], che individua qualsiasi cifra compresa tra 0 e 9. In molti casi, la maiuscola successiva corrispondente viene utilizzata per negare la classe: \D individua qualsiasi carattere che non sia una cifra.

La tabella riportata sotto fornisce alcuni esempi aggiuntivi. Queste classi non rappresentano mai solo la lettera reale utilizzata per formare l'abbreviazione.

Tabella 7. Esempi di classi
Espressione Corrispondenza
[abc]

La lettera “a”, “b” o “c”.

Una classe semplice consiste di qualsiasi numero di caratteri racchiuso tra [ e ].

[C-X]

Un carattere nell'intervallo di lettere da “C” a “X”.

Un intervallo in una serie è definito dal primo carattere seguito da un trattino, poi seguito dall'ultimo carattere della serie. Può essere definito qualsiasi numero di intervalli: [a-zA-Z0-9] significa qualsiasi carattere minuscolo da “a” a “z”, o qualsiasi carattere maiuscolo da “A” a “Z”, o qualsiasi cifra da “0” a “9”. Un trattino posizionato al di fuori della serie è semplicemente un trattino: [a-z-] significa qualsiasi carattere minuscolo da “a” a “z”, oppure il carattere trattino in sé.

[^\n\r\t]

Qualsiasi carattere eccetto un avanzamento di riga, un ritorno di carrello o una tabulazione.

L'accento circonflesso posizionato immediatamente dopo la parentesi quadra di apertura esclude il resto dei caratteri nella classe.

\w

Un carattere parola, generalmente definito come [A-Za-z0-9_].

\W è qualsiasi carattere che non sia un carattere parola ([^\w]).

\s

Un carattere spazio bianco, incluso i caratteri di spazio e di tabulazione, così come le interruzioni di riga.

\Sè qualsiasi carattere che non sia un carattere spazio bianco ([^\s]).

\h e \v

Spazio bianco orizzontale e verticale (preferito in genere a \s).

\H è qualsiasi carattere che non sia uno spazio bianco orizzontale, e \V qualsiasi carattere che non sia uno spazio bianco verticale ([^\h] e [^\v], rispettivamente).


Le espressioni regolari non sono limitate ai caratteri alfanumerici. Esse coprono l'intero set di caratteri Unicode. Usare i blocchi, gli script e le categorie Unicode per specificare le classi di caratteri al di fuori dell'intervallo di caratteri alfanumerici. Alcuni esempi vengono riportati nella tabella sottostante.

Per un'analisi più dettagliata delle espressioni regolari Unicode, si veda anche Espressioni regolari Unicode.

Tabella 8. Categorie, script e blocchi Unicode
Espressione Corrispondenza
\p{InGreek}

Un carattere nel blocco greco (blocco Unicode)

\P{InGreek} è qualsiasi carattere che non sia nel blocco Greek.

\p{IsHan}

Un logogramma (carattere Han / kanji / hanja ) trovato nelle lingue CJK (script Unicode)

\p{Lu}

Una lettera maiuscola (categoria Unicode)

\p{Sc}

Un simbolo di valuta, che è anche una categoria Unicode.


Espressioni più avanzate

Alcune espressioni specificano una posizione piuttosto che un carattere. Esse indicano dove guardare nel testo per la corrispondenza, ma non includono alcun carattere in quella corrispondenza. La tabella sotto riportata elenca alcuni tra gli esempi più comuni. Per ulteriori informazioni, si consultino i siti riportati nella sezione Riferimenti.

Tabella 9. Espressioni che contrassegnano una posizione
Espressione Corrispondenza
^

Inizio di una riga

$

Fine di una riga

\b

Limite di una parola

\B

Non il limite di una parola

(?=u)

Un carattere seguito da una “u”.

Per esempio, q(?=u) individua la lettera “q” quando è seguita da una “u”. Individua dunque la “q” presente in “equal” o “question”, ma non quella presente in “qigong” o “Iraq”.

(?!u)

Un carattere che non è seguito dalla lettera “u”.

Per esempio, q(?!u) individua la lettera “q” quando non è seguita da una “u”. Individua dunque la “q” presente in “qigong” o “Iraq”, ma non quella in “equal” o “question”.

(?<=q)

Un carattere preceduto dalla lettera “q”.

Per esempio, (?<=q)u individua la lettera “u” se viene dopo “q”. Individua dunque la “u” presente in “quick”, ma non quella in “run”.

(?<!q)

Un carattere che non è preceduto dalla lettera “q”.

Per esempio, (?<!q)u individua la lettera “u” se non viene dopo la “q”. Individua dunque la “u” presente in “run”, ma non quella in “quick”.


Altri esempi

Questa sezione riporta alcuni esempi che dimostrano come le varie espressioni descritte sopra possono essere combinate per eseguire ricerche avanzate in OmegaT.

Tabella 10. Esempi di espressioni regolari che utilizzano le espressioni riportate descritte sopra
Espressione Scopo
(\b\w+\b)\h\1\b

Trova parole doppie.

,\h[\h(\w+\.\w+)\w,'ʼ"“”-]+[\.,]

Trova le frasi che iniziano per virgola seguite da un carattere di spazio bianco, contiene una o più parole (incluse quelle racchiuse tra virgolette doppie, contrazioni, e i nomi file con estensione), e termina con una virgola o un punto.

\. \h+$

Trova spazi bianchi aggiuntivi dopo il punto alla fine di una riga.

\h+a\h+[aeiou]

Trova parole che iniziano per vocale che viene dopo l'articolo “a” piuttosto che “an”.

\h+an\h+[^aeiou]

Il contrario dell'esempio precedente. Trova parole che iniziano per consonante che viene dopo “an” piuttosto che “a”.

\d{4}([/\.-]\d{1,2}){2}

Trova date numeriche (esempio in formato anglosassone) in ordine di anno, mese e giorno con il mese e il giorno separati da una barra, un punto o un trattino, tipo:

  • 2002/11/8

  • 1969.7.20

  • 2022-10-31

Nota

Questa expressione individua modelli di numeri e separatori che corrispondono a possibili date, però non le convalida. Individua anche tipi come “5136/36/71”.

\.[A-Z]

Trova un punto seguito da una lettera maiuscola. Utile per individuare possibili spazi mancanti tra il punto e l'inizio di una nuova frase.

\bis\b

Trova “is” come parola intera in una frase, senza individuare “this”, “isn’t”, o persino “Is”.

[\w\.-]+@[\w\.-]+

Trova un indirizzo di posta elettronica. Questa semplice espressione potrebbe non individuare tutti i formati di posta elettronica possibili.


Riferimenti

Sebbene OmegaT non offra colorazioni elaborate per le espressioni regolari, è possibile sfruttare questa funzionalità utilizzando la finestra Ricerca testo in quanto OmegaT colora i risultati delle corrispondenze.

Di seguito sono riportate alcune risorse aggiuntive.

Il riferimento tecnico di Java è utile come riferimento standard.

Documentazione Java Regex

Il riferimento ufficiale per le espressioni regolari utilizzate in Java.

Per approfondire l'uso delle espressioni regolari, sono risultati molto utili i due siti di seguito riportati:

https://regex101.com

Un "verificatore" di espressioni regolari in linea che permette di inserire il testo da ricercare e le espressioni regolari da provare.

https://www.regular-expressions.info

Punto di riferimento nel web, tra le più complete esercitazioni sulle espressioni regolari.

Nota

OmegaT non supporta alcuno di questi siti, in alcun modo. Chi avesse contezza di altri riferimenti interessanti, in qualsiasi lingua, può segnalarlo alla squadra di OmegaT, che sarà lieta di verificarne la validità.

Glossari

I glossari sono file terminologici memorizzati nella cartella glossary.

Tutti i termini, all'interno di un segmento, che hanno una corrispondenza in uno qualsiasi dei glossari verranno visualizzati nel pannello Glossari .

I termini di partenza possono essere formati da espressioni di più parole.

Esistono due tipi di file di glossario:

Il glossario del progetto

Usare Modifica Crea voce di glossario... C + S + G per inserire nuovi termini all'interno di questo glossario. Viene chiamato glossario modificabile per tale motivo.

Usare Progetto Accedi al contenuto del progetto per accedervi in modo diretto. È poi possibile aprirlo in un editor di testo e modificarlo.

Non è necessario preparare in precedenza il file.

Esso verrà creato la prima volta che si aggiunge una voce al glossario.

Nota

Se si decide di utilizzare come glossario predefinito un file esistente, tutte le nuove voci andranno registrate in formato separato da tabulazione e salvato in formato UTF-8.

È possibile specificare una codifica diversa, se si desidera, aggiungendo un commento “magico” dalla forma seguente:

# -*- coding: <charset> -*-,

dove <charset> è tipicamente uno dei set elencati nello IANA Charset Registry.

Glossari di riferimento

Sono file terminologici in un formato riconosciuto da OmegaT. Non è possibile modificarli dall'interno di OmegaT come il glossario del progetto, ma è possibile farlo con un editor di testo.

Nota

Le modifiche apportate a qualsiasi glossario sono immediatamente riconosciute da OmegaT e visualizzate nel pannello Glossari .

La cartella dei glossari

Per impostazione predefinita, ogni progetto contiene una cartella glossary in cui memorizzare il glossario modificabile e qualsiasi glossario di riferimento che si desidera aggiungere al progetto. Vedere le proprietà del progetto Cartella dei file di glossario per i dettagli.

Tutti i glossari si devono trovare nella cartella glossary. Vengono riconosciuti anche i glossari contenuti nelle cartelle nidificate.

All'interno della cartella dei glossari di riferimento è possibile creare più sottocartelle terminologiche organizzate per argomento, cliente o qualsiasi altra categoria utile al proprio metodo di lavoro.

Usare le proprietà del progetto Cartella dei file di glossario per impostare la posizione della cartella dei glossari di riferimento. Questa cartella può essere configurata al di fuori del progetto, ed essa, o una delle sue particolari sottocartelle può essere usata anche in altri progetti.

Glossario del progetto

Il glossario modificabile del progetto si trova, per impostazione predefinita, nella cartella glossary ed è chiamato glossary.txt.

Nella finestra di dialogo File del glossario scrivibile è possibile cambiarne il nome e la posizione, ma è necessario attribuirgli un'estensione .txt o .utf8 e memorizzarlo all'interno della cartella glossary o in una delle sue cartelle secondarie.

Formato dei file

I file di glossario OmegaT sono dei semplici file di solo testo composti da elenchi su tre colonne, col termine di partenza nella prima colonna, un termine di arrivo opzionale nella seconda colonna e un commento, sempre opzionale, nella terza.

I glossari possono essere file con “valori separati da tabulazioni" (TSV, tab-separated values) o “valori separati da virgole” (CSV, comma-separated values) oppure possono anche utilizzare il formato TermBase eXchange (TBX 2).

Un glossario modificabile creato per il progetto da OmegaT risulterà un file TSV salvato in formato UTF-8. I file creati dall'utente che utilizzano solo i caratteri latini potrebbero essere riconosciuti e trattati come ISO-8859-1, se non contengono caratteri non-ASCII o altri caratteri interpretati come UTF-8.

La codifica utilizzata per leggere i glossari di riferimento dipende dalla loro estensione del file:

Tabella 11. Formato, estensioni e codifica attesa
Formato Estensione Codifica
TSV .txt UTF-8
TSV .utf8 UTF-8
TSV .tab Codifica predefinita del sistema operativo
TSV .tsv Codifica predefinita del sistema operativo
CSV .csv UTF-8
TBX .tbx UTF-8

Caratteri di formattazione direzionale

I caratteri di controllo Bidi (bidirezionali) sono disponibili da Modifica Inserisci carattere di controllo Bidi . Possono essere utilizzati per:

  • Inserire un carattere invisibile con direzionalità forte per forzare a una specifica posizione un carattere con direzionalità debole o neutra.

  • Creare una sezione di testo che scorre nella direzione opposta rispetto a quella del segmento.

Questi caratteri di controllo cambiano la direzionalità ma sono invisibili. Usare Vista Mostra i caratteri di controllo Bidi per attivare un'indicazione visiva della loro posizione.

Marcatori

Per cambiare la posizione di un carattere avente direzionalità debole o neutrale (come i simboli di punteggiatura), inserire un carattere LRM (da sinistra a destra) o RLM (da destra a sinistra) dopo il carattere, in base alla direzionalità del segmento:

  • Inserire un carattere LRM dopo un carattere con direzionalità debole che deve scorrere da sinistra a destra in un segmento che scorre da destra a sinistra (per es. un passo in italiano all'interno di un testo in arabo).

  • Inserire un carattere RLM dopo un carattere con direzionalità debole che deve scorrere da destra a sinistra in un segmento che scorre da sinistra a destra (per es. un passo in arabo all'interno di un testo in italiano).

Inclusioni

Le inclusioni possono essere utilizzate per creare una sezione di testo più lunga (contenente diverse parole e spazi) che deve scorrere nella direzione opposta a quella del segmento. Sono possibili due tipi di inclusioni, a seconda della direzionalità del segmento:

  • Per creare un'inclusione da sinistra a destra in un segmento da destra a sinistra, inserire un carattere di inclusione da sinistra a destra (LRE), scrivere o inserire il testo da sinistra a destra, quindi inserire il carattere PDF (pop directional formatting, 'formattazione direzionale pop').

  • Per creare un'inclusione da destra a sinistra in un segmento da sinistra a destra, inserire un carattere di inclusione da destra a sinistra (RLE), scrivere o inserire il testo da destra a sinistra, quindi inserire il carattere PDF.

Comandi di post-elaborazione

Vedere le proprietà del progetto Comandi locali di post-elaborazione per i comandi specifici del progetto.

Vedere le preferenze Comandi globali di post-elaborazione per i comandi globali.

Variabili del modello

Il comando viene passato al "Java runtime exec" come stringa con i valori del modello estesi. Tutti gli argomenti devono essere racchiusi tra virgolette, per es. "${fileName}".

Le variabili del modello seguenti sono sempre disponibili. Le altre voci nell'elenco dei modelli sono variabili d'ambiente per il proprio sistema.

Tabella 12. Variabili del modello
Nome variabile Valore
${projectName} Nome della cartella del progetto
${projectRoot} Percorso completo alla cartella del progetto
${sourceRoot} Percorso completo alla cartella dei file di partenza
${targetRoot} Percorso completo alla cartella dei file di arrivo
${glossaryRoot} Percorso completo alla cartella del glossario
${tmRoot} Percorso completo alla cartella radice della memoria di traduzione
${tmAutoRoot} Percorso completo alla cartella radice della memoria di traduzione automatica
${dictRoot} Percorso completo alla cartella del dizionario
${tmOtherLangRoot} Radice memoria di traduzione + tmx2source (vedere la guida all'uso Creare un ponte tra due lingue per i dettagli)
${sourceLang} Lingua di partenza
${targetLang} Lingua di arrivo
${filePath} Percorso completo al file di partenza
${fileShortPath} Nome file di partenza relativo alla radice specificata
${fileName} Nome completo del file di partenza
${fileNameOnly} Nome del file di partenza senza estensione
${fileExtension} Estensione del file di partenza senza un punto

Script locali

In aggiunta ai normali comandi, è possibile richiamare uno script. Non avviare mai script di post-elaborazione da fonti non verificate. Per ragioni di sicurezza i comandi di post-elaborazione locali sono disabilitati per impostazione predefinita.

Le variabili del modello sono utilizzabili sia con i comandi normali sia con gli script personalizzati. Per lo script potrebbe essere necessario dover utilizzare un percorso assoluto. Il PATH che OmegaT usa potrebbe non essere lo stesso del PATH dell'utente attivo.

STDOUT e STDERR sono scritti nel file omegat.log. Il codice di uscita e STDERR o l'ultimo STDOUT comparirà nella barra di stato.

Linux e macOS

Si deve usare uno shebang, per es. #! /bin/bash o #! /usr/bin/env python3. E lo script deve essere eseguibile. I comandi di concatenazione con && o || o i pipe | qui non funzionano.

Esempio 29. Semplice esempio di comandi di post-elaborazione:
Aprire la cartella di destinazione in Linux
xdg-open ${targetRoot}
Aprire la cartella di destinazione in macOS
open ${targetRoot}
Aprire la cartella di destinazione nella Powershell di Windows
Invoke-Item ${targetRoot}

Scorciatoie di OmegaT

Descrizione

L'interfaccia di OmegaT non si basa, in generale, su pulsanti di accesso alle funzioni del programma. Queste vengono richiamate, invece, dai menu o, per la maggior parte di esse, dalla scorciatoia a loro assegnata.

Il tempo necessario ad apprendere le scorciatoie più frequenti non è superiore a quello impiegato per iniziare a lavorare con OmegaT. Le scorciatoie vengono indicate accanto alle voci di ciascun menu, consentendo all'utente di impararle man mano che utilizza il programma.

In OmegaT è possibile personalizzare la maggior parte delle scorciatoie. Vedere la sezione Personalizzazione per i dettagli.

OmegaT funziona su qualsiasi piattaforma esegue un Java Runtime Environment (considerando Windows, macOS e Linux come sistemi principali). I tasti modificatori che formano le scorciatoie variano leggermente a seconda della piattaforma utilizzata. Al fine di rendere semplice la lettura dei tasti modificatori è stata adottata la convenzione seguente:

Tabella 13. Identificatori tasti modificatori
Linux/Windows Identificatore tasto macOS
Maiusc S Maiusc (Shift) o
Ctrl o Control C command (Cmd) o
Alt A Alt / Opzione (Option) o
  Ctrl control o

Gli identificatori tasto sopra indicati permettono di evitare un elenco di notazioni multiple per ciascuna scorciatoia.

Esempio 30. Come evitiamo l'elenco di notazioni multiple:

In Windows e Linux: Ctrl + Maiusc + N

In macOS: Maiusc (Shift) + Cmd + N

In questo manuale: C + S + N


Personalizzazione

OmegaT assegna scorciatoie alla maggior parte delle funzioni disponibili nei menu Progetto , Modifica e Vai , e ad alcune funzioni nel pannello Editor . È possibile anche aggiungere o modificare le scorciatoie per la maggior parte delle funzioni.

Per farlo è necessario inserire il corretto file di definizione delle scorciatoie nella propria cartella di configurazione di OmegaT. Vedere l'appendice Cartella di configurazioneper i dettagli.

Esistono due file di definizione delle scorciatoie.

MainMenuShortcuts.properties

Il file di definizione delle scorciatoie per i menu e alcuni altri elementi.

EditorShortcuts.properties

Il file di definizione delle scorciatoie per l'editor.

Affinché le nuove scorciatoie siano attive dopo aver modificato un file di definizione delle scorciatoie, OmegaT deve essere riavviato.

Nota

È possibile copiare i file delle scorciatoie predefinite di OmegaT nella propria cartella di configurazione dal sito di sviluppo OmegaT in Sourceforge e modificarli in base alle proprie necessità:

Scorciatoie predefinite per Windows e Linux
Scorciatoie predefinite per macOS

I file macOS devono essere rinominati MainMenuShortcuts.properties e EditorShortcuts.properties affinché OmegaT li riconosca.

La sezione seguente descrive la sintassi utilizzata nei file di definizione delle scorciatoie e fornisce un esempio di modifica.

Sintassi

La sintassi di base dei file di definizione delle scorciatoie è semplice:

codice funzione=scorciatoia

Utilizzare le tabelle nella sezione Elenchi di funzioni e codici riportata sotto per individuare i valori per il codice funzione.

La scorciatoia rappresenta la combinazione di tasti premuta dall'utente. Assume la forma seguente:

  • modificatore 0 o più

  • seguito da evento 0 o 1

  • seguito da tasto 1

  • dove modificatore può essere: maiusc, ctrl, meta, alt o altGraph

    Nota

    meta fa riferimento al tasto con il logo Windows nella maggior parte delle tastiere per sistemi Windows o Linux, e a command in macOS.

    altGraph fa riferimento al tasto Alt che si trova alla destra della barra spaziatrice nelle tastiere con due tasti Alt .

  • evento può essere: typed, pressed, released

  • e tasto può essere qualsiasi tasto disponibile nella propria tastiera. Si può fare riferimento alla tabella che presenta le diverse scorciatoie dell'editor per trovare i valori dei tasti quali Home, PagSu o i tasti freccia.

È possibile aggiungere righe vuote e commenti per organizzare l'elenco e renderlo di facile lettura. Una riga di commento inizia con #, e l'applicazione ignora tutto quello che vi si trova dietro.

Il modo migliore per modificare le scorciatoie è scaricare una copia dei file predefiniti nella propria cartella di configurazione, come detto in precedenza, e apportare lì le modifiche volute.

Esempio 31. Modificare una scorciatoia

La scorciatoia predefinita per chiudere un progetto è definita in Windows e Linux come:

projectCloseMenuItem=ctrl shift W

e in macOS come:

projectCloseMenuItem=meta shift W

Tuttavia, si potrebbe voler rimuovere il tasto S dalla scorciatoia per trasformarla solo in Ctrl + W (o Command + W in macOS) in modo da farla corrispondere a quella utilizzata nelle altre applicazioni.

Per farlo, modificare MainMenuShortcuts.properties per Windows o Linux nel modo seguente:

projectCloseMenuItem=ctrl W

o per macOS nel modo seguente:

projectCloseMenuItem=meta W


Esempio 32. Aggiungere una scorciatoia

Se la propria coppia linguistica richiama frequentemente traduzioni alternative, si potrebbe voler assegnare una scorciatoia a quella funzione, dato che essa non ne possiede una predefinita.

I passaggi che seguono illustrano come assegnare la scorciatoia Alt + X alla voce di menu Modifica Crea traduzione alternativa .

  1. Aprire MainMenuShortcuts.properties che è stato copiato nella propria cartella di configurazione in un editor di testo.

  2. Come mostrato nella tabella del menu Modifica sottostante, il codice funzione per la funzione Crea traduzione alternativa è editMultipleAlternate.

    Ricercando quel codice nel file si arriva alla riga seguente:

    # editMultipleAlternate=

  3. La riga è attualmente un commento. Eliminare il carattere # all'inizio della riga in modo che OmegaT riconosca la scorciatoia e aggiungere alt X dopo il segno = alla fine della riga:

    editMultipleAlternate=alt X

  4. Salvare e chiudere il file. Al prossimo avvio di OmegaT la nuova scorciatoia creata dovrebbe essere attiva e mostrata accanto al nome della funzione nel menu.


Salvare il file dopo aver completato le modifiche. Nel caso in cui fosse aperto, bisognerà riavviare OmegaT affinché le modifiche diventino attive.

Le scorciatoie modificate o aggiunte saranno ora visibili accanto alle voci del menu che sono state modificate. Saranno disponibili in OmegaT nel momento in cui non siano presenti conflitti con altre funzioni o con le scorciatoie globali del sistema.

La sezione seguente illustra le tabelle dei codici funzione e la corrispondente scorciatoia predefinita per ciascun menu o funzione dell'editor in OmegaT.

Elenchi di funzioni e codici

Funzioni del Menu

Le tabelle sotto riportate illustrano le funzioni modificabili nel file MainMenuShortcuts.properties, insieme con i loro valori predefiniti. Le scorciatoie tra parentesi sono alternative per la stessa funzione presente in EditorShortcuts.properties.

Tabella 14. Menu Progetto
Voce del menu Codice funzione Windows/Linux macOS
Nuovo... projectNewMenuItem ctrl shift N meta shift N
Scarica il progetto in collaborazione... projectTeamNewMenuItem    
Apri... projectOpenMenuItem ctrl O meta O
Apri recente... projectOpenRecentMenuItem    
Ricarica projectReloadMenuItem F5
Chiudi projectCloseMenuItem ctrl shift W meta shift W
Salva projectSaveMenuItem ctrl S meta S
Aggiungi file... projectImportMenuItem    
Aggiungi pagina MediaWiki... projectWikiImportMenuItem    
Invia i file di partenza projectCommitSourceFiles    
Invia i file di arrivo projectCommitTargetFiles    
Crea i file tradotti projectCompileMenuItem ctrl D meta D
Crea i file tradotti correnti projectSingleCompileMenuItem ctrl shift D meta shift D
Apri progetto MED... projectMedOpenMenuItem    
Crea progetto MED projectMedCreateMenuItem    
Proprietà... projectEditMenuItem ctrl E meta E
File di partenza... viewFileListMenuItem ctrl L meta L
Accedi al contenuto del progetto/Cartella del progetto projectAccessRootMenuItem    
Accedi al contenuto del progetto/Dizionari projectAccessDictionaryMenuItem    
Accedi al contenuto del progetto/Glossari projectAccessGlossaryMenuItem    
Accedi al contenuto del progetto/File di partenza projectAccessSourceMenuItem    
Accedi al contenuto del progetto/File di arrivo projectAccessTargetMenuItem    
Accedi al contenuto del progetto//TM projectAccessTMMenuItem    
Accedi al contenuto del progetto//TM esportate projectAccessExportTMMenuItem    
Accedi al contenuto del progetto/Documento di partenza corrente projectAccessCurrentSourceDocumentMenuItem    
Accedi al contenuto del progetto/Documento di arrivo corrente projectAccessCurrentTargetDocumentMenuItem    
Accedi al contenuto del progetto/Glossario scrivibile projectAccessWriteableGlossaryMenuItem    
Riavvia projectRestartMenuItem    
Esci projectExitMenuItem ctrl Q meta Q

Tabella 15. Menu Modifica
Voce del menu Codice funzione Windows/Linux macOS
Annulla editUndoMenuItem ctrl Z meta Z
Ripristina editRedoMenuItem ctrl Y meta Y
Sostituisci con concordanza o selezione editOverwriteTranslationMenuItem ctrl R meta R
Inserisci concordanza o selezione editInsertTranslationMenuItem ctrl I meta I
Sostituisci col testo di partenza editOverwriteSourceMenuItem ctrl shift R meta shift R
Inserisci il testo di partenza editInsertSourceMenuItem ctrl shift I meta shift I
Seleziona testo di partenza editSelectSourceMenuItem ctrl shift A meta shift A
Sostituisci con la Traduzione automatica editOverwriteMachineTranslationMenuItem ctrl M meta M
Inserisci i tag mancanti editTagPainterMenuItem ctrl shift T meta shift T
Inserisci il tag mancante successivo editTagNextMissedMenuItem ctrl T meta T
Esporta la selezione editExportSelectionMenuItem ctrl shift C meta shift C
Crea voce di glossario editCreateGlossaryEntryMenuItem ctrl shift G meta shift G
Cerca... editFindInProjectMenuItem ctrl F meta F
(richiama l'ultima finestra di ricerca) findInProjectReuseLastWindow ctrl shift F meta shift F
Sostituisci... editReplaceInProjectMenuItem ctrl K meta K
Cerca dizionari editSearchDictionaryMenuItem alt shift D
Commuta carattere in/minuscolo lowerCaseMenuItem    
Commuta carattere in/MAIUSCOLO upperCaseMenuItem    
Commuta carattere in/Prima lettera maiuscola titleCaseMenuItem    
Commuta carattere in/Maiuscola/minuscola a inizio frase sentenceCaseMenuItem    
Commuta carattere in/Alterna cycleSwitchCaseMenuItem shift F3
Seleziona concordanza/Seleziona la concordanza precedente editSelectFuzzyPrevMenuItem ctrl UP meta UP
Seleziona concordanza/Seleziona la concordanza successiva editSelectFuzzyNextMenuItem ctrl DOWN meta DOWN
Seleziona concordanza/Seleziona concordanza #1 editSelectFuzzy1MenuItem ctrl 1 meta 1
Seleziona concordanza/Seleziona concordanza #2 editSelectFuzzy2MenuItem ctrl 2 meta 2
Seleziona concordanza/Seleziona concordanza #3 editSelectFuzzy3MenuItem ctrl 3 meta 3
Seleziona concordanza/Seleziona concordanza #4 editSelectFuzzy4MenuItem ctrl 4 meta 4
Seleziona concordanza/Seleziona concordanza #5 editSelectFuzzy5MenuItem ctrl 5 meta 5
Inserisci carattere di controllo Bidi/Marca da sinistra a destra (LRM U+200E) insertCharsLRM    
Inserisci carattere di controllo Bidi/Marca da destra a sinistra (RLM U+200F) insertCharsRLM    
Inserisci carattere di controllo Bidi/Incorporazione da sinistra a destra (LRE U+202A) insertCharsLRE    
Inserisci carattere di controllo Bidi/Incorporazione da destra a sinistra (RLE U+202B) insertCharsRLE    
Inserisci carattere di controllo Bidi/Pop Directional Formatting (PDF U+202C) insertCharsPDF    
Usa come traduzione predefinita editMultipleDefault    
Crea traduzione alternativa editMultipleAlternate    
Rimuovi traduzione editRegisterUntranslatedMenuItem ctrl shift X meta shift X
Imposta traduzione vuota editRegisterEmptyMenuItem    
Registra traduzione uguale editRegisterIdenticalMenuItem ctrl shift S meta shift S

Tabella 16. Menu Vai
Voce del menu Codice funzione Windows/Linux macOS
Prossimo segmento non tradotto gotoNextUntranslatedMenuItem ctrl U meta U
Segmento tradotto successivo gotoNextTranslatedMenuItem ctrl shift U meta shift U
Segmento successivo gotoNextSegmentMenuItem ctrl N (Enter/Tab) meta N (Enter/Tab)
Segmento precedente gotoPreviousSegmentMenuItem ctrl P (ctrl Enter / ctrl Tab) meta P (meta Enter / shift Tab)
Numero di segmento... gotoSegmentMenuItem ctrl J meta J
Nota successiva gotoNextNoteMenuItem ctrl alt N meta alt N
Nota precedente gotoPreviousNoteMenuItem ctrl alt P meta alt P
Segmento univoco successivo gotoNextUniqueMenuItem ctrl shift K meta shift K
Origine della concordanza selezionata gotoMatchSourceSegment ctrl shift M meta shift M
Segmenti popolati automaticamente/Segmento successivo da tm/auto/ gotoNextXAutoMenuItem ctrl alt VIRGOLA meta alt VIRGOLA
Segmenti popolati automaticamente/Segmento precedente da tm/auto/ gotoPrevXAutoMenuItem ctrl alt shift VIRGOLA meta alt shift VIRGOLA
Segmenti popolati automaticamente/Segmento successivo da tm/enforce/ gotoNextXEnforcedMenuItem ctrl alt PUNTO meta alt PUNTO
Segmenti popolati automaticamente/Segmento precedente da tm/enforce/ gotoPrevXEnforcedMenuItem ctrl alt shift PUNTO meta alt shift PUNTO
Indietro nella cronologia gotoHistoryBackMenuItem ctrl shift P meta shift P
Avanti nella cronologia gotoHistoryForwardMenuItem ctrl shift N meta shift N
Blocco note gotoNotesPanelMenuItem ctrl alt 9 meta alt 9
Editor gotoEditorPanelMenuItem ctrl alt 0 meta alt 0

Tabella 17. Menu Vista
Voce del menu Codice funzione Windows/Linux macOS
Evidenzia i segmenti tradotti viewMarkTranslatedSegmentsCheckBoxMenuItem    
Evidenzia i segmenti non tradotti viewMarkUntranslatedSegmentsCheckBoxMenuItem    
Mostra le delimitazioni dei paragrafi viewMarkParagraphStartCheckBoxMenuItem    
Mostra i segmenti di origine viewDisplaySegmentSourceCheckBoxMenuItem    
Evidenzia i segmenti ripetuti viewMarkNonUniqueSegmentsCheckBoxMenuItem    
Evidenzia i segmenti con note viewMarkNotedSegmentsCheckBoxMenuItem    
Mostra gli spazi non divisibili viewMarkNBSPCheckBoxMenuItem    
Mostra spazio vuoto viewMarkWhitespaceCheckBoxMenuItem    
Mostra caratteri di controllo algoritmo bidirezionale viewMarkBidiCheckBoxMenuItem    
Evidenzia i segmenti popolati automaticamente viewMarkAutoPopulatedCheckBoxMenuItem    
Evidenzia le concordanze del glossario viewMarkGlossaryMatchesCheckBoxMenuItem    
Evidenzia i problemi di verifica linguistica viewMarkLanguageCheckerCheckBoxMenuItem    
Usa la sostituzione aggressiva del carattere viewMarkFontFallbackCheckBoxMenuItem    
Mostra informazioni sulla modifica/Nessuna viewDisplayModificationInfoNoneRadioButtonMenuItem    
Mostra informazioni sulla modifica/Per il segmento attivo viewDisplayModificationInfoSelectedRadioButtonMenuItem    
Mostra informazioni sulla modifica/Per tutti i segmenti viewDisplayModificationInfoAllRadioButtonMenuItem    
Ripristina la finestra di OmegaT viewRestoreGUIMenuItem    

Tabella 18. Menu Strumenti
Voce del menu Codice funzione Windows/Linux macOS
Verifica problemi... toolsCheckIssuesMenuItem ctrl shift V meta shift V
Verifica problemi per il file attivo toolsCheckIssuesCurrentFileMenuItem    
Statistiche toolsShowStatisticsStandardMenuItem    
Statistiche delle concordanze toolsShowStatisticsMatchesMenuItem    
Statistiche delle concordanze per file toolsShowStatisticsMatchesPerFileMenuItem    
Allinea file... toolsAlignFilesMenuItem    

Nota

L'elemento Azioni di script nel menu Strumenti rappresenta un'eccezione.

Non è possibile aggiungere una scorciatoia per richiamare l'editor degli script o modificare le scorciatoie assegnate agli script.

Tabella 19. Menu Opzioni
Voce del menu Codice funzione Windows/Linux macOS
Preferenze optionsPreferencesMenuItem    
Traduzione automatica/Recupera automaticamente le traduzioni optionsMTAutoFetchCheckboxMenuItem    
Glossari/Usa concordanze parziali optionsGlossaryFuzzyMatchingCheckBoxMenuItem    
Dizionari/Glossari/Usa concordanze parziali optionsDictionaryFuzzyMatchingCheckBoxMenuItem    
Completamento automatico/Mostra automaticamente i suggerimenti pertinenti optionsAutoCompleteShowAutomaticallyItem    
Completamento automatico/Completamento cronologia optionsAutoCompleteHistoryCompletionMenuItem    
Completamento automatico/Predizione cronologia optionsAutoCompleteHistoryPredictionMenuItem    
Filtri dei file globali... optionsSetupFileFiltersMenuItem    
Regole di segmentazione globali... optionsSentsegMenuItem    
Editor... optionsWorkflowMenuItem    
Accedi alla cartella di configurazione optionsAccessConfigDirMenuItem    

Tabella 20. Menu Aiuto
Voce del menu Codice funzione Windows/Linux macOS
Manuale dell'utente... helpContentsMenuItem F1
Informazioni su... helpAboutMenuItem    
Ultime modifiche... helpLastChangesMenuItem    
Registro... helpLogMenuItem    
Controlla aggiornamenti... helpUpdateCheckMenuItem    

Tabella 21. Finestra di ricerca
Voce del menu Codice funzione Windows/Linux macOS
Passa alla voce nell'Editor jumpToEntryInEditor ctrl J meta J

Funzioni dell'Editor

La tabella sotto riportata illustra le scorciatoie modificabili nel file EditorShortcuts.properties, insieme con i loro valori predefiniti.

Tabella 22. Editor
Funzione Codice funzione Windows/Linux macOS
Apri menu contestuale editorContextMenu CONTEXT_MENU shift ESCAPE
Vai al segmento successivo editorNextSegment TAB
Vai al segmento precedente editorPrevSegment shift TAB
Vai al segmento successivo (non TAB) editorNextSegmentNotTab ENTER
Vai al segmento precedente (non TAB) editorPrevSegmentNotTab ctrl ENTER meta ENTER
Inserisci interruzione di riga editorInsertLineBreak shift ENTER
Seleziona tutto editorSelectAll ctrl A meta A
Elimina Token precedente editorDeletePrevToken ctrl BACK_SPACE alt BACK_SPACE
Elimina Token successivo editorDeleteNextToken ctrl DELETE alt DELETE
Vai al primo segmento editorFirstSegment ctrl PAGE_UP meta PAGE_UP
Vai all'ultimo segmento editorLastSegment ctrl PAGE_DOWN meta PAGE_DOWN
Salta Token successivo editorSkipNextToken ctrl RIGHT alt RIGHT
Salta Token precedente editorSkipPrevToken ctrl LEFT alt LEFT
Salta Token successivo con selezione editorSkipNextTokenWithSelection ctrl shift RIGHT alt shift RIGHT
Salta Token precedente con selezione editorSkipPrevTokenWithSelection ctrl shift LEFT alt shift LEFT
Attiva/disattiva blocco cursore editorToggleCursorLock F2
Attiva/disattiva Sovrascrittura editorToggleOvertype INSERT F3

Tabella 23. Completamento automatico
Funzione Codice funzione Windows/Linux macOS
Apri completamento automatico autocompleterTrigger ctrl SPACE ESCAPE
Apri completamento automatico - vista successiva autocompleterNextView ctrl SPACE ctrl DOWN
Apri completamento automatico - vista precedente autocompleterPrevView ctrl shift SPACE ctrl UP
Conferma e chiudi completamento automatico autocompleterConfirmAndClose ENTER
Conferma completamento automatico senza chiudere autocompleterConfirmWithoutClose INSERT
Chiudi completamento automatico autocompleterClose ESCAPE
Vai su nell'elenco autocompleterListUp UP
Vai giù nell'elenco autocompleterListDown DOWN
Vai su di una pagina autocompleterListPageUp PAGE_UP
Vai giù di una pagina autocompleterListPageDown PAGE_DOWN
Vai su nella tabella autocompleterTableUp UP
Vai giù nella tabella autocompleterTableDown DOWN
Vai a sinistra nella tabella autocompleterTableLeft LEFT
Vai a destra nella tabella autocompleterTableRight RIGHT
Vai su di una pagina nella tabella autocompleterTablePageUp PAGE_UP
Vai giù di una pagina nella tabella autocompleterTablePageDown PAGE_DOWN
Vai alla prima tabella autocompleterTableFirst ctrl HOME meta HOME
Vai all'ultima tabella autocompleterTableLast ctrl END meta END
Vai alla prima riga nella tabella autocompleterTableFirstInRow HOME
Vai all'ultima riga nella tabella autocompleterTableLastInRow END

Cartella di configurazione

La cartella di configurazione memorizza la maggior parte delle opzioni e delle preferenze di OmegaT per l'utente.

Usare Opzioni Accedi alla cartella di configurazione per accedervi in modo diretto.

Posizione

La posizione della cartella di configurazione predefinita cambia a seconda del sistema (il carattere ~ rappresenta la cartella "home" dell'utente):

Linux

~/.omegat

macOS

~/Library/Preferences/OmegaT

Windows

~\AppData\Roaming\OmegaT

Nota

Quando si avvia OmegaT dalla riga di comando è possibile specificare una cartella di configurazione diversa da quella predefinita. Vedere la guida all'uso Avvio da riga di comando per i dettagli.

Le preferenze modificate vengono memorizzate nella cartella di configurazione utilizzata dal progetto. Se non viene utilizzata la cartella di configurazione predefinita, tutte le modifiche apportate nelle preferenze saranno memorizzate nella cartella di configurazione specificata e non compariranno quando si riprenderà il proprio lavoro con la cartella di configurazione predefinita.

Contenuto predefinito

omegat.prefs

Questo file include diverse preferenze utente importanti.

Alcune non trovano corrispondenza nell'interfaccia utente. Devono essere modificate a mano.

Esempio 33. Non mostrare automaticamente l'elenco dei file di partenza

Per impedire che la finestra dei file di partenza sia aperta in modo automatico quando si carica un progetto, individuare <project_files_show_on_load> e sostituire true con false:

<project_files_show_on_load>false</project_files_show_on_load>

Nota

Attualmente solo questa preferenza richiede la modifica manuale.

uiLayout.xml

Questo file descrive l'aspetto complessivo di OmegaT.

logs/

Questa cartella contiene vari file di registro. Il più recente è OmegaT.log.

Questi file registrano vari stati interni e vari messaggi di eventi del programma generati mentre OmegaT è in esecuzione. Se OmegaT si comporta in modo strano, includere questo file o la parte pertinente alla segnalazione.

Utilizzare Aiuto Registro... per visualizzare il contenuto del file.

script/

Se vengono utilizzate le funzioni applicabili, questa cartella può contenere fino a tre file di testo:

selection.txt

Questo file memorizza il testo attualmente selezionato quando viene utilizzato il comando Modifica Esporta la selezione C + S + C . Il testo nel file viene sostituito ogni volta che viene richiamata questa funzione.

source.txt

Questo file contiene il testo originale proveniente dal segmento attivo quando la preferenza Esporta il segmento in file di testo è attiva. Il testo nel file è sostituito ogni volta che viene inserito un nuovo segmento.

target.txt

Questo file contiene il testo tradotto dal segmento attivo quando la preferenza Esporta il segmento in file di testo è attiva. Il testo nel file è sostituito ogni volta che viene inserito un nuovo segmento.

Questo tre file forniscono un modo semplice per accedere al contenuto di OmegaT ed elaborarlo con programmi locali tipo gli script di shell.

Contenuto aggiuntivo

EditorShortcuts.properties

Questo file di parametri contiene scorciatoie personalizzate per l'editor. Vedere l'appendice Personalizzazioneper i dettagli.

MainMenuShortcuts.properties

Questo file di parametri contiene scorciatoie personalizzate per l'interfaccia utente. Vedere l'appendice Personalizzazioneper i dettagli.

filters.xml

Questo file di parametri contiene filtri dei file personalizzati. Vedere le preferenze Filtri dei file globali per i dettagli.

finder.xml

Questo file di parametri contiene parametri personalizzati per la ricerca esterna. Vedere le preferenze Ricerche esterne globali per i dettagli.

omegat.autotext

Questo file di parametri contiene parametri personalizzati per il testo automatico. Vedere le preferenze Completamento automatico per i dettagli.

repositories.properties

Questo file contiene le informazioni di accesso ai depositi del proprio progetto in collaborazione.

Avvertimento

Il contenuto del file non è cifrato.

Vedere la guida all'uso Impostare un progetto in collaborazione per i dettagli.

segmentation.conf

Questo file di parametri contiene parametri personalizzati per la segmentazione. Vedere le preferenze Regole globali di segmentazione per i dettagli.

plugins/

Questa cartella fornisce la posizione standard per le estensioni di OmegaT installate manualmente. Vedere la preferenza Plugin per i dettagli.

È anche possibile installare i plugin nella cartella plugins/ dell'applicazione.

spelling/

Questa cartella contiene i dizionari ortografici dell'utente. Vedere le preferenze Correttore ortografico per i dettagli.

Cartella dell'applicazione

La cartella dell'applicazione contiene l'applicazione OmegaT.jar e altri importanti file.

Nota

La posizione della cartella dell'applicazione dipende dalla piattaforma utilizzata e dal modo in cui è stato installato OmegaT. Le posizioni raccomandate o predefinite sono le seguenti:

Windows

C:\Program Files\OmegaT\

Linux

/opt/omegat/

macOS

/Applications/OmegaT.app/Contents/Java/

altre piattaforme

/opt/omegat/

OmegaT-license.txt

Licenza di distribuzione di OmegaT. La GPL versione 3.

OmegaT.jar

Eseguibile di OmegaT. Utilizzato quando si avvia OmegaT dalla riga di comando. Vedere il capitolo Avvio da riga di comando per i dettagli.

changes.txt

L'elenco dei miglioramenti e delle correzioni errori. Consultarlo se si necessitano informazioni sui progressi di OmegaT.

doc-license.txt

La licenza di distribuzione della documentazione. La GPL versione 3.

index.html

L'indice al manuale utente utente multilingue.

join.html

Un collegamento alla pagina del supporto.

readme.txt

Semplici istruzioni di installazione e avvio.

docs/

La cartella della documentazione.

contributors.txt

L'elenco dei singoli collaboratori.

en/

Ciascuna manuale utente tradotto si trova in una cartella di lingua diversa.

index.html

L'indice al manuale utente utente multilingue.

libraries.txt

L'elenco delle librerie utilizzate da OmegaT.

images/

La cartella in cui vengono memorizzate le immagini utilizzate da OmegaT.

lib/

La cartella in cui vengono memorizzate le librerie utilizzate da OmegaT.

plugins/

La cartella in cui installare i plugin esterni. La posizione preferita per le installazioni manuali dei plugin è la cartella plugins/ che si trova nella cartella di configurazione. Vedere le preferenze Plugin per i dettagli.

scripts/

La cartella in cui si trovano gli script distribuiti. Vedere la finestra Azioni di script per i dettagli.