L'impostazione di un progetto in collaborazione richiede qualche conoscenza dei server e dei sistemi di versione SVN o Git. Esso dovrebbe, dunque, essere gestito da un responsabile o un gestore del progetto o un ingegnere della localizzazione.
Dato che sono disponibili in linea molte informazioni sui sistemi SVN e Git, questi non saranno descritti qui, ma verrà trattato solo il modo in cui OmegaT funziona con essi.
Creazione di un progetto vuoto su un server
Creare un deposito (repository) SVN o Git in un server che sia accessibile dai traduttori.
Creare una copia locale del deposito ( check out con SVN, clone con Git).
Creare un progetto OmegaT nuovo e vuoto nel deposito locale. Ciò può essere fatto in due modi:
→
nella riga di comando: java -jar OmegaT.jar team init [lang1] [lang2]
Aggiungere il nuovo progetto OmegaT al sistema di versione ( add con SVN e Git)
Nota: se il progetto è stato creato con riga di comando nel passaggio 3, questo passaggio è stato già eseguito dal programma.
Pubblicare il nuovo progetto OmegaT sul server ( commit con SVN, commit seguito da push con Git).
Parametri specifici
Se il progetto usa filtri specifici e parametri di segmentazione, devono essere aggiunti al sistema di versione e pubblicati sul server entrambi i file filters.xml
e segmentation.conf
.
Utilizzare un client SVN o Git per aggiungere i file da tradurre.
Quest'operazione può essere anche eseguita da OmegaT:
copiare i file nella cartella /source
usare il comando
→Usare un client SVN o Git per aggiungere altre risorse (dizionari, TMX o glossari).
Se si vogliono eliminare file , utilizzare un client SVN o Git.
Si noti che, durante il processo di traduzione, vengono modificati da OmegaT solo due file:
omegat/project_save.tmx
glossary/glossary.txt
Tutti gli altri file solo in sola lettura. Se il traduttore tenta di modificarli, essi ritornano al loro stato originale ogniqualvolta il progetto viene aperto, chiuso, salvato o ricaricato.
Dopo che il progetto è configurato nel server, il responsabile del progetto può invitare il traduttore a lavorarci in due modi differenti:
inviando l'URL del progetto e chiedendo al traduttore di creare una copia locale tramite il comando
→ .inviando un file omegat.project
contenente un riferimento all'URL e chiedendo al traduttore di copiarlo in una cartella dedicata e aprirlo con OmegaT.
Il riferimento all'URL è specificato come indicato sotto (in questo caso punta a un deposito Git):
<repositories> <repository type="git" url="https://repo_for_OmegaT_team_project.git"> <mapping local="" repository=""/> </repository> </repositories>
In entrambi i casi, il responsabile del progetto deve inviare al traduttore le sue credenziali (ID e password) per accedere al deposito.
Controllo delle statistiche
Il responsabile del progetto deve controllare, insieme con il traduttore, che le statistiche siano identiche in entrambi i lati (lato server e lato traduttore).
Se si notano delle differenze, verificare che i file filters.xml
e segmentation.conf
siano sotto il controllo di versione.
Il processo sopra riportato descrive un caso normale, in cui il responsabile del progetto vuole mantenere il pieno controllo del progetto e in cui i file (e le statistiche) sono identiche in entrambi i lati (lato server e lato traduttore).
I progetti in collaborazione di OmegaT possono essere configurati anche in modo diverso, in cui traduttori diversi condividono lo stesso file project_save.tmx ma non (tutti) i file (di partenza).
In tal caso, la procedura da seguire è la stessa ma il responsabile del progetto non aggiunge (tutti) i file al progetto sotto controllo di versione. Al contrario, i traduttori copiano da sé i file o aggiungono mappature per sincronizzare i file che si trovano in altre posizioni.
Le mappature possono essere aggiunte tramite l'interfaccia utente: omegat.project
.
può essere http (che include https), svn, git o file.
Posizione remota o cartella dei file da tradurre.
Nome della cartella o del file locale, relativo alla radice del progetto OmegaT.
Nome della cartella o del file remoto, relativo all'URL del deposito.
Aggiunge modelli utilizzando caratteri jolly (in stile Apache Ant): *, ?, **. Modelli differenti separati da punto e virgola.
Esempio:
**/excludedfolder/**;*.txt
esclude i file che contengono /excludedfolder/ nel percorso e i file con estensione .txt.
Come sopra.
Esempio:
**/*.odt
per aggiungere tutti i file .odt, in qualsiasi punto siano essi dislocati nel progetto, anche nelle cartelle escluse
Per impostazione predefinita vengono inclusi tutti i file che non sono esclusi. Al fine di non considerare determinate esclusioni, è necessario solamente specificare questa opzione.
Mappatura del progetto predefinito:
<repositories> <repository type="svn" url="https://repo_for_OmegaT_team_project"> <mapping local="" repository=""/> </repository> </repositories>
Tutti i contenuti di https://repo_for_OmegaT_team_project
sono mappati al progetto OmegaT locale
Mappatura per progetti in una sotto-cartella del deposito:
<repositories> <repository type="svn" url="https://repo_for_All_OmegaT_team_projects"> <mapping local="" repository="En-US_DE_project"/> </repository> </repositories>
Tutti i contenuti di https://repo_for_All_OmegaT_team_projects/En-US_DE_project
sono mappati al progetto OmegaT locale.
Mappatura per risorse aggiuntive dal deposito remoto, con filtri:
<repositories> <repository type="svn" url="https://repo_for_All_OmegaT_team_project_sources"> <mapping local="source/subdir" repository=""> <excludes>**/*.bak</excludes> <includes>readme.bak</includes> </mapping> </repository> </repositories>
Tutti i contenuti di https://repo_for_All_OmegaT_team_project_sources
sono mappati alla cartella "source" del progetto OmegaT locale, ad eccesione di tutti i file *.bak tranne readme.bak.
Mappatura dei file di partenza aggiuntivi dal web: <repository type="http" url="https://github.com/omegat-org/omegat/raw/master/"> <mapping local="source/Bundle.properties" repository="src/org/omegat/Bundle.properties"/> </repository>
Il file remoto https://github.com/omegat-org/omegat/raw/master/src/org/omegat/Bundle.properties
è mappato al file locale source/Bundle.properties
.
Mappatura con cambio di nome:
<repository type="http" url="https://github.com/omegat-org/omegat/raw/master/"> <mapping local="source/readme_tr.txt" repository="release/readme.txt"/> </repository>
Il file remoto https://github.com/omegat-org/omegat/raw/master/release/readme.txt
è mappato al file locale source/readme_tr.txt
.
Questo rende possibile rinominare il file per la traduzione.
Mappatura dei file locali:
<repository type="file" url="/home/me/mieifile"> <mapping local="source/file.txt" repository="mio/file.txt"/> <mapping local="source/file2.txt" repository="un/file.txt"/> </repository>
Il file locale /home/me/mieifile/mio/file.txt
è mappato nel file locale source/file.txt
mentre /home/me/mieifile/un/file.txt
è mappato nel file locale source/file2.txt
.
Attenzione: se un file non esiste il progetto non verrà caricato.
È possibile aggiungere tante mappature quante si necessitano, ma solamente nel contesto di un progetto in collaborazione, ossia una delle mappature deve includere omegat.project. Questa funzionalità è pensata per recuperare i file di partenza, ma non si limita ad essi.
Quando si crea un nuovo progetto e lo si invia a un deposito (commit), il file omegat.project
non contiene alcuna mappatura. Quando si scarica il progetto, questo viene convertito localmente in un progetto in collaborazione ed è aggiunta una mappatura predefinita.
Si noti che il file omegat.project all'interno del deposito non viene modificato in automatico e ancora non contiene le mappature. Quando si carica un progetto, tutte le modifiche nel deposito vengono copiate nel progetto locale, incluso il file omegat.project
unitamente alle impostazioni del progetto. Se il file non contiene mappature, le mappature locali esistenti, e solo queste, vengono riapplicate. Tutte le altre modifiche locali al progetto sono ripristinate. Se il file contiene realmente delle mappature, allora le modifiche locali alle mappature verrano perse.
Innanzitutto i progetti in collaborazione di OmegaT devono essere configurati in un server.
Per utilizzare la prima volta un progetto in collaborazione, seguire le istruzioni fornite dal responsabile del progetto.
Una volta aperto il progetto, la traduzione procede allo stesso modo di un progetto individuale, ad eccezione dei punti che seguono.
Salvataggio automatico
Ogni tre minuti (impostazione predefinita) il progetto locale viene sincronizzato col deposito remoto, in modo che il responsabile del progetto o gli altri traduttori possano visualizzare e utilizzare le traduzioni apportate durante quel periodo.
Il tempo dell'intervallo è modificabile in . → →
File sincronizzati
Ogniqualvolta si salva il progetto, ma anche quando lo si apre, chiude o ricarica, vengono sincronizzati realmente solo due file:
omegat/project_save.tmx
glossary/glossary.txt
Tutti gli altri file saranno sostituiti dai file presenti nel deposito remoto.
Aggiunta di nuovi file di partenza
Per aggiungere un nuovo file di partenza procedere come segue:
copiare i file nella cartella /source
usare il comando
→I file di partenza presenti sono modificabili, ma l'operazione di invio (commit) deve essere eseguita prima di un salvataggio automatico e prima che il progetto venga ricaricato o chiuso.
Eliminazione di file di partenza
I file devono essere eliminati dal responsabile del progetto.
Modifica delle regole di segmentazione o dei filtri dei file
I parametri del progetto devono essere modificati dal responsabile del progetto.
Lavorare fuori linea
È possibile aprire e tradurre un progetto in collaborazione fuori linea. Tutte le modifiche saranno sincronizzate non appena sarà disponibile una connessione alla rete.
Per lavorare fuori linea:
Disconnettersi dalla rete prima di aprire il progetto,
o aprire il progetto col la riga di comando utilizzando l'opzione --no-team .
In principio, quando si crea il progetto, la memoria di traduzione principale, project_save.tmx
, è vuota. Essa viene popolata gradualmente durante la traduzione. Per velocizzare il processo, possono essere riutilizzate le memorie esistenti. Se una frase specifica è stata già tradotta correttamente una volta, non è necessario che venga tradotta nuovamente. Le memorie di traduzione possono contenere anche traduzioni di collegamenti: la legislazione multinazionale, come quella della Comunità Europea, è un tipico esempio.
Quando, in un progetto OmegaT, si creano i documenti di arrivo, la sua memoria di traduzione viene memorizzata sotto forma di tre file all'interno della cartella principale del progetto OmegaT cui fa riferimento (si veda la descrizione sopra). È possibile considerare questi tre file tmx (-omegat.tmx
, -level1.tmx
e -level2.tmx
) come una "memoria di traduzione da esportazione", ossia come un'esportazione del contenuto dell'attuale progetto in formato bilingue.
Si potrebbe voler riutilizzare una memoria di traduzione di un progetto precedente (per esempio, perché il nuovo progetto è simile al precedente, oppure perché utilizza una terminologia simile): è possibile usare queste memorie come "memorie di traduzione di immissione", ad esempio da importare all'interno del nuovo progetto. In tal caso, copiare le memorie di traduzione che si desidera utilizzare nella cartella /tm o /tm /auto del nuovo progetto: nel primo caso si otterranno risultati da queste memorie di traduzione nel riquadro delle corrispondenze parziali, nel secondo le memorie verranno usate per tradurre subito il testo di partenza.
Per impostazione predefinita, la cartella /tm è contenuta all'interno della cartella principale del progetto (per es. /MioProgetto/tm ), ma è possibile scegliere una cartella diversa nella finestra di dialogo delle proprietà. Tale metodo è utile se si usano spesso memorie di traduzione create in precedenza, per esempio perché si occupano dello stesso argomento o sono legate a uno stesso cliente. In questo caso, un metodo da seguire potrebbe essere:
Creare una cartella (una "cartella deposito"), in una posizione appropriata del proprio disco rigido, per le memorie di traduzione di un particolare cliente od oggetto.
Ogni volta che si termina un progetto, copiare uno dei tre file di memoria di traduzione da "esportazione" dalla cartella principale del progetto a quella deposito.
Quando si inizia un nuovo progetto sullo stesso oggetto o per lo stesso cliente, scegliere la cartella "deposito" nella finestra di dialogo
e selezionarla come cartella della memoria di traduzione.Si noti che tutti i file tmx contenuti nel deposito /tm vengono analizzati all'apertura del progetto, dunque l'inserimento al suo interno di tutte le diverse memorie di traduzione potrebbe inevitabilmente rallentare OmegaT. Si potrebbe anche considerare di rimuovere quelle non più necessarie, una volta usato il loro contenuto e aver popolato il file project-save.tmx
.
OmegaT supporta le memorie importate nelle versioni 1.1-1.4b (entrambi i livelli 1 e 2). In questo modo sarà possibile utilizzare con OmegaT le memorie di traduzione generate da altri strumenti di traduzione assistita. Tuttavia, OmegaT non è in grado di gestire completamente i file tmx iimportati di livello 2 (questi non memorizzano solo la traduzione ma anche la formattazione). I file tmx di livello 2 saranno ancora importati e il contenuto del loro testo visualizzato in OmegaT, ma la qualità delle corrispondenze parziali risulterà essere in qualche modo inferiore.
Quando OmegaT deve caricare i file delle memorie di traduzione (tmx) adotta una procedura molto rigida. Se all'interno del file viene rilevato un errore, OmegaT indicherà la posizione all'interno del file in cui esso si trova.
In certe condizioni, vi sono alcuni strumenti di traduzione assistita che, notoriamente, generano file tmx non corretti. Se si vuole utilizzare questo tipo di file come traduzioni di riferimento in OmegaT, essi devono essere riparati, altrimenti OmegaT segnalerà un errore e non li caricherà. La correzione degli errori è un'operazione relativamente banale e OmegaT aiuterà alla loro risoluzione con opportuni messaggi di errore. Se si sperimentano problemi, si potrà sempre chiedere assistenza al gruppo di utenti di OmegaT.
OmegaT esporta i file tmx nella versione 1.4 (in entrambi i livelli 1 e 2). Il livello di esportazione 2 non si conforma completamente con lo standard di livello 2, ma è sufficientemente simile e genera corrispondenze corrette negli altri strumenti di traduzione che supportano il livello TMX 2. Se si desidera unicamente avere a disposizione informazioni di tipo testuale (tralasciando quelle di formattazione) si utilizzi il file TMX di livello 1 creato da OmegaT.
Nel caso in cui i traduttori desiderino condividere le loro TMX escludendo però alcune parti, o includendo solo le traduzioni di alcuni file, la condivisione del file ProjectName-omegat.tmx
completo è fuori discussione. La soluzione seguente è solo una delle possibilità, abbastanza semplice, però, da seguire senza che il proprio patrimonio di lavoro possa subire perdite.
Creare un progetto dal nome appropriato, separato dagli altri, nella coppia linguistica desiderata: si noti che le TMX create useranno questo nome.
Copiare i documenti, sarà necessaria la memoria di traduzione per essi, all'interno della cartella di partenza del progetto.
Copiare le memorie di traduzione, contenenti le traduzioni dei documenti sopra citati, all'interno della sotto-cartella tm/auto
del nuovo progetto.
Avviare il progetto. Verificare possibili errori nei tag con Ctrl+T e segmenti non tradotti con Ctrl+U . Per verificare il risultato finale atteso, è possibile premere Ctrl+D per creare i documenti di arrivo e controllarne il contenuto.
Uscire dal progetto. I file TMX contenuti nella cartella principale del progetto (vedere sopra) ora contengono le traduzioni nella coppia di lingua selezionata, per i file copiati all'interno della cartella source. Copiarli in un'altra posizione per futuro utilizzo.
Per evitare di riutilizzare il progetto e contaminare casi futuri, eliminare la cartella del progetto o archiviarla fuori dal proprio spazio di lavoro.
Nei casi in cui sia presente una squadra di traduttori, costoro preferiranno condividere memorie di traduzione comuni piuttosto che distribuire le proprie versioni locali.
OmegaT si interfaccia con SVN e Git, due popolari sistemi di controllo di versione e revisione (RCS, Revision Control System), disponibili con licenza open source. Nel caso di OmegaT, le cartelle complete del progetto - in altre parole, le relative memorie di traduzione, le cartelle di partenza, le impostazioni del progetto e via discorrendo - sono gestite dal RCS scelto. ulteriori informazioni nel capitolo
Potrebbero verificarsi casi in cui è stato creato un progetto, per esempio, con file di origine olandese e una traduzione, diciamo, in Inglese. Si ha ora necessità di una traduzione in Cinese, ma la traduttrice non conosce l'Olandese; ella, tuttavia, padroneggia perfettamente l'Inglese. In questo caso, la memoria di traduzione NL-EN può servire da ponte per aiutare a generare la traduzione da NL a ZH.
La soluzione, nel nostro esempio, è copiare la memoria di traduzione esistente all'interno della sotto-cartella tm/tmx2source/ e rinominarla ZH_CN.tmx per indicare la lingua di destinazione della tmx. Alla traduttrice si presenteranno traduzioni in Inglese per i segmenti di partenza in Olandese, che saranno usate per creare la traduzione in Cinese.
Importante: la TMX di aiuto deve essere rinominata XX_YY.tmx, dove XX_YY è la lingua di destinazione della tmx, per esempio in ZH_CN.tmx, nell'esempio sopra riportato. Il progetto e le lingue di origine della TMX devono essere, ovviamente, identiche - NL nel nostro esempio. Si noti che è possibile solo una TMX per una coppia linguistica specifica, perciò, nel caso in cui fossero presenti più memorie, sarà necessario unirle tutte all'interno del file XX_YY.tmx.
OmegaT è un'applicazione stabile. Tuttavia, sarebbe bene adottare le opportune precauzioni per evitare, quando si lavora con OmegaT, la possibile perdita dei dati, proprio come si dovrebbe fare con una qualsiasi altra applicazione. Quando si traducono i file, OmegaT memorizza tutte le modifiche nella memoria di traduzione project_save.tmx
nella sotto-cartella /omegat
del progetto.
OmegaT, inoltre, nella stessa sotto-cartella, e ogni volta che un progetto viene aperto o ricaricato, crea anche file di backup della memoria di traduzione, ai quali assegna il nome project_save.tmx.ANNOMMGGHHNN.bak. ANNO è l'anno espresso in 4 cifre, MM è il mese, GG è il giorno del mese, HH e NN corrispondono alle ore e ai minuti in cui è stata salvata la precedente memoria di traduzione.
Se si ritiene di aver perso i dati di traduzione, è possibile seguire la procedura seguente, che permetterà di ripristinare il progetto al punto di salvataggio più recente, in genere non più vecchio di circa dieci minuti:
chiudere il progetto
rinominare l'attuale file project_save.tmx
(per esempio in project_save.tmx.temporaneo
)
selezionare la copia di sicurezza della memoria di traduzione che si ritiene essere quella più probabile a contenere i dati che si stanno cercando
rinominarla in project_save.tmx
aprire il progetto
Per evitare di perdere dati importanti:
Effettuare regolarmente copie del file /omegat/project_save.tmx su periferiche di backup, come CD o DVD.
Fino a quando non si sarà familiarizzato con OmegaT, creare file finali a intervalli regolari e controllare che contengano l'ultima versione della traduzione.
Prestare particolare attenzione quando si apportano modifiche ai file contenuti nella cartella /source
mentre ci si trova a un livello intermedio del lavoro di traduzione. Se il file originale viene modificato dopo aver iniziato la traduzione, OmegaT potrebbe non essere più in grado di reperire un segmento che è stato precedentemente tradotto.
Per le prime nozioni, usare questa guida. Nel caso in cui si dovessero presentare problemi, inviare un messaggio al Gruppo utenti di OmegaT . Non esitare a inviare un messaggio nella lingua che vi è più familiare.
I file PDF sono da considerare un caso speciale. Essi contengono informazioni di formattazione relative al testo, le quali non possono essere riutilizzate da OmegaT per creare file di arrivo. I file PDF sono dunque trattati come file di solo testo, e i file che si ottengono sono file di solo testo.
Se nella traduzione si ha bisogno di riprodurre la formattazione del testo (così come elementi, per esempio, come i disegni), si può procedere in tre modi:
Usare il filtro predefinito di OmegaT (Input PDF), tradurre, creare un file di arrivo (che sarà in file di solo testo) e aggiungere manualmente le informazioni e gli elementi di rilievo.
Usare il filtro Iceni Infix. Si veda Howto - Translating PDF files with Iceni Infix and OmegaT.
Importare il file di partenza in LibreOffice Draw, salvarlo come file ODG, tradurre ed esportarlo in PDF in base alle proprie esigenze.
Nota: le informazioni sopra riportate si applicano solo ai file PDF con un livello di testo. Se si possiede un file PDF composto di pagine scannerizzate (a volte questi file vengono chiamati ‘dead PDF'), è necessario un programma OCR (riconoscimento ottico dei caratteri) per individuare il testo e convertirlo in un formato che OmegaT può gestire.
Possono esistere anche altri formati di file di solo testo o formattati che OmegaT è in grado di elaborare.
Per convertire i nei formati supportati possono essere usati gli strumenti esterni. I file tradotti dovranno poi essere riconvertiti nel formato originale. Per esempio, se si possiede una versione datata di Microsoft Word che non gestisce il formato ODT, esiste un modo per aggirare i file Word con estensione DOC:
importare il file nel writer ODF
salvare il nel formato ODT
tradurlo nel file di arrivo ODT
caricare il file di destinazione nel writer ODF
salvare il file con estensione DOC
La qualità della formattazione dei file tradotti dipenderà dalla qualità della prima e della seconda conversione. Prima di procedere alla conversione, assicurarsi di aver verificato tutte le opzioni. Consultare l'elenco aggiornato degli strumenti ausiliari alla traduzione nel sito web di OmegaT.
La giustificazione dei segmenti di partenza e di arrivo dipende dalle lingue del progetto. Per impostazione predefinita, la giustificazione a sinistra è usata per le lingue da sinistra a destra (LTR), e quella a destra per le lingue da destra a sinistra (RTL). È possibile commutare tra i diversi modi di visualizzazione premendo Maiusc + Ctrl + O (lettera O e non il numerale 0). Il comando di commutazione Maiusc + Ctrl + O ha tre stati:
giustificazione predefinita, ossia quella definita dalla lingua
giustificazione a sinistra
giustificazione a destra
L'uso della modalità RTL in OmegaT non ha alcuna influenza sulla modalità di visualizzazione dei documenti tradotti creati in OmegaT. La modalità di visualizzazione dei documenti tradotti deve essere modificata all'interno dell'applicazione (come Microsoft Word)comunemente usata per visualizzarli o modificarli (consultare i manuali appropriati per i dettagli). L'uso di Maiusc + Ctrl + O modifica l'immissione e la visualizzazione del testo in OmegaT. Può essere usata in modo separato per i tre pannelli (Editor, Concordanze parziali e Glossario) facendo clic sul pannello e commutando la modalità di visualizzazione. Può essere usata anche in tutti i campi di immissione di OmegaT - nella finestra della ricerca, per le regole di segmentazione, ecc.
Nota per gli utenti di Mac OS X: usare la scorciatoia Maiusc + Ctrl + O e non cmd+Ctrl+O.
Quando si scrive semplicemente del testo RTL, può essere usata la visualizzazione predefinita (LTR). In molti casi, tuttavia, si rende necessario incorporare testo LTR in testo RTL. Per esempio, nei tag OmegaT, possono essere nomi di prodotto che si devono mantenere nella lingua LTR di partenza, segnaposto nei file di localizzazione e numeri nel testo. In questi casi è necessario passare alla modalità RTL, affinché il testo RTL (di fatto bidirezionale) venga visualizzato correttamente. Bisogna notare che quando OmegaT è in modalità RTL, sia i segmenti di partenza che quelli di arrivo vengono visualizzati in modalità RTL. Ciò significa che se la lingua di partenza è LTR e quella di arrivo è RTL, o viceversa, potrebbe essere necessario alternare le due modalità per visualizzare agevolmente i segmenti di partenza e digitare quelli di arrivo nella modalità relativa.
Come detto poc'anzi, i tag OmegaT sono stringhe LTR. Quando si traduce tra lingue RTL e LTR, il traduttore potrebbe aver bisogno di alternare spesso le modalità LTR e RTL per leggere correttamente i tag dal file di partenza e digitarli correttamente in quello di arrivo.
Se il documento lo consente, al traduttore si raccomanda caldamente di rimuovere le informazioni di stile dal documento originale, affinché appaiano meno tag possibili nell'interfaccia di OmegaT. Seguire le indicazioni fornite in Consigli per la gestione dei tag. Convalidare i tag frequentemente (consultare Convalida dei tag) e produrre i documenti di arrivo (vedere sotto e Menu) a intervalli regolari per rendere più semplice individuare qualsiasi problema che possa sorgere. Suggerimento: potrebbe essere meno complicato tradurre una versione del documento in solo testo e aggiungere gli stili necessari in un momento successivo, all'interno dell'applicazione appropriata.
Quando viene creato un documento di arrivo, la sua direzione di visualizzazione sarà quella del documento originale. Se il documento originale era LTR, la direzione di visualizzazione del documento di arrivo deve essere cambiata manualmente in RTL nella sua applicazione per la visualizzazione. Ciascun formato di uscita ha un modo specifico di trattare la visualizzazione RTL; per i dettagli consultare i manuali delle applicazioni appropriate.
Per i file .docx, vengono comunque eseguite automaticamente una serie di modifiche:
Per evitare la modifica dei parametri di visualizzazione dei file di arrivo ogni volta che i file sono aperti, può essere possibile cambiare i parametri di visualizzazione dei file di partenza, affinché essi vengano passati a quelli di arrivo. Tali modifiche sono possibili nei file ODF, per esempio.